peggio. Ma bisogna, col concederli una cosa che importi poco
e che a lui sia a cuore, proibirgnene un’altra che importi assai
e cosi avvezzarlo che mi obbedisca, non per paura, ma per
amore: perché quelli che fanno ben per paura lo fanno tanto
quant’ e’ pensono che si possa risapere; e, quando pensono poter
far male nascosamente, lo fanno. Guarda Tiberio come suo padre
gli ha le mani in capo continuamente ! Lo tiene in villa con la
sorella perché non spenda e perché non pratichi nella città dove
dice che son molte commodità di far male. Niente di manco son
poche notti che egli non venga in Lucca. E pur questa ho inteso
che ci è stato ed ha messo a romor mezza questa città per
avere una stiava del Ruffo, qui vicin a noi. E fa dell’altre cose
molto peggiori di quelle di Erminio, perché gli è necessario che
la gioventù abbia il luogo suo. Se, adunque, queste cose i giovani
l’hanno a fare, quant’ è meglio avvezzargli che non s’abbino
a vergognare dai padri, ma da loro stessi, faccendo cose
brutte! E pensa però Aridosio, per tenerlo in villa, che non
voglia spendere e far le cose da giovane? Io so che fa e l’uno
e l’altro, e senza rispetto. E quel buon uomo, con ogni estrema
miseria, attend’a accumulare! Insino lavora la terra di sua mano!
E, se sapessi che venissi, la notte, in Lucca o che gli spendessi
pure un soldo, si darebbe al diavolo. E cosi vivono tutti mal
contenti: insin a quella povera figliuola, la qual è già grande
e da marito, che è disperata perché, per non s’aver a cavare di
mano la dote, non gli vuol dare marito. E trovasi contanti, in
un borsotto, dumila scudi e’ quali porta sempre seco; ed ha
una cura estrema che io non gli vegga, perché non fo mai altro
che gridarlo che lascia invecchiare in casa la mia nipote. Lui
mi risponde che è povero e che non gli può dar la dote: credo
vorrebbe che io gne ne dessi del mio. E, quando si duol meco
di Tiberio e che Erminio lo svia, gli dico che gli doverrebbe
dar moglie. Ei mi replica che bisogna considerare molto bene,
che, a questi tempi, mettersi una bocca più in casa importa un
mondo. Ed, insomma, non pensa ad altro che avanzare: ed
allora gli parrebbe avere allevato bene el suo figliuolo che
l’avessi fatto simile a’ sui costumi.