Pagina:AA.VV. - Commedie del Cinquecento, Vol. II, Laterza, 1912.djvu/392

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ATTO IV

SCENA I

Bolognino servidore.

          Io ho aspettato, ben tre ore, Albizo
          e Fazio mie’ padroni; e ancor non tornano.
          E’ bisogna che l’un altrove desini,
          l’altro sie dietr’all’Aldabella. Possomi
          ormai uscir di casa, che giá vespero
          è sonato. Ma ben mi maraviglio:
          che, portando la veste a colei, Albizo
          mi disse pur, com’ave’ fatta l’opera,
          di tornar qui, come gl’impose Fazio,
          per pigliar i danar che s’hann’a spendere.
          Gli è forza che l’abbia trovato ed abbia
          fatto ’l bisogno. Vogli’ andar a intendere
          quel che gli ha fatto, acciò che, bisognandoli,
          gli possa dar aiuto. Ma oh! Tornano
          ancor le genti a desinar, ch’i’ veggio
          qua Alamanno. Gli è forse miglior ora
          ch’i’ non pensava. Ma sia. Voglio intendere,
          una volta, in che grado si truov’Albizo.