Pagina:Abissinia, giornale di un viaggio di Pippo Vigoni, Milano, Hoepli, 1881.djvu/69

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Capitolo terzo. 45


In una vasta capanna entriamo a vedere la fabbrica del pane che si dà loro. Quattro ragazze sono occupate a macinare la dura schiacciandola fra due pietre, una fissa a lastra, l’altra cilindrica che colle mani si fa scorrere sulla prima. Fatta con farina e acqua una pasta assai tenera, la si versa e distende su larghi piatti di terra sotto ai quali arde il fuoco, e si ottiene così un pane molle, ma abbastanza gustoso, di forma piatta, del diametro di circa quaranta centimetri e dello spessore di non più di uno. Ogni giorno ne vengono distribuiti ottanta ai bambini.

Visitiamo qualche capanna di nativi: le loro abitazioni sono meschine assai, e per mobilia, i meglio arredati, hanno qualche angareb, qualche stuoia o pelle di bue per sdraiarvisi, pelli per l’acqua, vasi in terra o scorza d’albero intrecciata per conservarvi farina, sale, ecc.

La chiesa è piccolina, in muratura ed eseguita per ordine di Munzinger pacha, poi donata alla Missione. Il convento non ha nulla di rimarchevole: una casina con cinque finestre, a due piani, e ai lati due bracci sporgenti col solo pianterreno, e in continuazione a questi qualche altro locale cogli opificii da un lato, e la tettoia col recinto per gli animali addetti al servizio, cioè muli, somari e buoi, dall’altro. Vi sono ora dieci preti e qualche indigeno convertito non solo, ma consacrato sacerdote perchè aiuti nella propaganda.

E giacchè il nostro itinerario ci ha portati su questo argomento, mi si permetta di fermarmici a dirne due parole. Ho tanto e sempre sentito dir bene delle Missioni cattoliche che hanno sede a Kartum, e delle quali è capo l’egregio monsignor Comboni, ed ho avuto io stesso tali prove in Palestina dell’utilità che possono arrecare le Missioni quando siano ispirate da sentimenti veramente cristiani e umanitari, che davvero bisogna essere compresi da venerazione per simili istituzioni. Da coloro che vogliono atteggiarsi a critici giudicando le cose solo da lontano e