Pagina:Abissinia, giornale di un viaggio di Pippo Vigoni, Milano, Hoepli, 1881.djvu/92

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64 Capitolo quarto.


E qui non credo inutile ripetere un consiglio a chi volesse intraprendere simile viaggio, di procurarsi cioè a Massaua tutte le mule necessarie alla carovana e rendersi così indipendente da questi mezzi di trasporto noiosi, dispendiosi e poco sicuri.

Finalmente alle dodici e mezza partiamo noi pure in coda alla maggior parte del bagaglio, lasciando due dei nostri a cura di quello che restava. Si prosegue su terreno ondulato, avvicinandosi in direzione ovest ai monti, fra folta vegetazione. Dopo un’ora siamo in un allargo di vallata detto Sabarguma, dove il naib e i condottieri dei buoi vorrebbero fermarsi, ma i nostri servi trovano pericoloso il farlo per le febbri, a causa dell’umidità della posizione; d’altronde ci pare ridicolo far sosta dopo sì breve tappa, e facciamo quindi proseguire tutta la carovana. Ci ingolfiamo nelle vallate, e cominciamo un’ertissima salita: dai due lati foltissime foreste.

Il vecchio Desta, un abissinese nostro servo fin dai primi giorni che giungemmo a Massaua, un bel tipo originale, sempre disposto allo scherzo e pazzo per portare un fucile, cammina alla testa della carovana e ci racconta le sue prodezze nell’ultima guerra, pretendendo aver fatto saltare la testa a quattro soldati egiziani, portando, nel dirlo, l’indice alla bocca poi al traverso della gola, quasi aggiungendo di fare che l’eco non si ripercuota, per non averne tagliata la testa; ma giunti al preteso confine abissinese, fece quattro capriole di gioia, gridò forte le sue prodezze e fece un’invocazione alla sua patria, al suo re, alla libertà. La pioggia comincia dirotta più che mai, e ne è forza godercela in santa pace. Il nostro Desta pretende che un leone gli ha attraversata la strada a pochi passi, ma lui solo riesce a vederlo, e alla nostra buona fede a crederlo. La salita è ertissima, il sentiero malagevole, pietre, tronchi, radici lo attraversano in ogni senso, e i nostri pensieri corrono alle nostre casse che dovranno dar prova di gran robustezza per rimanere inco-