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110 ii - de la comunitá d’amore

quel caos o sia materia), esso caos con ragione si può chiamare compagna di Dio; ma per questo non manca che essa non sia ab eterno produtta da Dio, sí come Eva produtta da Adam gli fu compagna e consorte, e tutti gli altri uomini nati di tutti due.

Sofia. Pare bene che in questa favola voglino significare la generazione de l’universo da Dio onnipotente, come da padre, e dal suo caos o sia materia, come da madre. Ma dimmi qualche cosa del significato ne le particularitá de la favola, cioè del tumulto nel ventre del caos, de la mano di Demogorgone, del nascimento del litigio e degli altri.

Filone. Il tumulto che sentí Demogorgone nel ventre del caos è la potenzia e appetito de la materia confusa a la germinazione de le cose divise, la qual divisione causava e suol causare tumulto. Il stendimento della mano di Demogorgone per aprire il ventre del caos è la potestá divina che volse ridurre la potenzia universal del caos in atto diviso, ché questo è aprire il ventre de la gravida per cavarne fuora quello che v’è occulto dentro; e hanno finto questo straordinario modo di generazione con mano, e non con membro ordinario generativo, per demostrare che la prima produzione o creazione de le cose non fu ordenaria come la natural generazione solita e successiva doppo la creazione, ma fu strana e miracolosa, con mano d’ogni potenzia. Dice che quel che prima uscí del caos fu il litigio, però che quello che prima uscí de la prima materia fu la divisione de le cose, le quali in essa erano indivise, e nel suo parto con la mano e poter del padre Demogorgone furono divise. Chiama questa divisione «litigio» perché consiste in contrarietá, cioè fra li quattro elementi, che l’uno è contrario de l’altro; e gli figura brutta faccia perché in effetto la divisione e contrarietá è difetto, come la corcordia e unione è perfezione. Dice che il litigio volse salire in cielo e che fu gittato di cielo in terra da Demogorgone, perché nel cielo non è discordia né contrarietá alcuna (secondo li peripatetici), e per ciò li corpi celesti non son corruttibili, ma solamente gl’inferiori, per essere tra loro contrarietá: ché la contrarietá è causa de la corruzione; e per l’essere gittato di