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180 iii - de l’origine d’amore


Sofia. E gli altri quattro sensi, audito tatto sapore e odore, perché sono adunque?

Filone. Il viso è solo il conoscitivo di tutti i corpi; l’audito aiuta a la cognizione de le cose, non pigliandola de le medesime cose come l’occhio, ma pigliandola da altro conoscente mediante la lingua, la quale o l’ha conosciute per il viso ovvero intese da quel che ha veduto: in modo che l’antecessore de l’audito è il viso, e comunemente l’orecchia suppone l’occhio, come origine principale a l’intellettual cognizione. Gli altri tre sensi son tutti corporali, fatti piú presto per conoscimento e uso de le cose necessarie a la sostentazione de l’animale, che per la cognizione intellettuale.

Sofia. Ancora il viso e l’audito hanno gli animali, che non hanno intelletto.

Filone. Sí che l’hanno, perché ancora a loro gli bisognano per sostentazione del corpo; ma ne l’uomo, oltra a l’utilitá che fanno al suo sostenimento, son propriamente necessari a la cognizione de la mente: però che per le cose corporee si conoscono l’incorporee, le quali l’anima piglia da l’audito per informazione d’altrui e dal viso per propria cognizione de’ corpi.

Sofia. Questo ho bene inteso; di’ piú oltre.

Filone. Nissun di questi dui visi, corporale e intellettuale, può vedere senza luce che l’illumini; e il viso corporale e oculare non può vedere senza la luce del sole che illumina l’occhio e l’oggetto, sia d’aere o d’acqua o d’altro corpo transparente o diafano.

Sofia. Il fuoco e le cose lucenti ancora ne illuminano e fanno vedere?

Filone. Sí, ma imperfettamente tanto quanto esse participano de la luce del sole, che è il primo lucido, senza la quale da lui immediate avuta, ovvero in altra per abito e forma participata, l’occhio mai potria vedere. Cosí il viso intellettuale mai potrebbe vedere e intendere le cose e ragioni incorporee e universali, s’el non fusse illuminato da l’intelletto divino: e non solamente lui, ma ancora le spezie che son ne la fantasia (da le quali la virtú