Pagina:Aggiustare il mondo - Aaron Swartz.pdf/174

Da Wikisource.
174      Aggiustare il mondo


dell’open access, anche lei cara amica di Aaron. E la terza è la testimonianza – e le accuse – della sua ex compagna, Taren Stinebrickner-Kauffman.

Le tre testimonianze sono non solo un pregevole riassunto dei fatti e delle polemiche generate dalla tragica morte di Aaron ma, anche, un accorato ricordo costruttivo, volto a estrarre dalla troppo breve vita del giovane quanto di buono si possa trasmettere alle nuove generazioni.

Le riflessioni di Lessig le traiamo da una intervista del 14 gennaio 2013, pochi giorni dopo il suicidio di Aaron.

Il grande giurista risponde a numerose domande di una giornalista di Democracy Now!

Il lettore noterà, in tanti passaggi, il riferimento al sentimento di sgomento e di rabbia, per l’azione della procura, ancora ben vivo in parenti e amici.

Grazie per avermi invitato a parlare di questa incredibile anima – esordisce Lessig commosso – Credo che la cosa da ricordare di Aaron sia che fin dalla più giovane età, dall’età di 12 anni, il suo lavoro è stato dedicato esclusivamente a rendere il mondo un posto migliore. Ha iniziato con l’idea che forse dovevamo rendere Internet più facile per condividere le informazioni, e questo è ciò che ha portato a RSS. E poi, con Creative Commons, ha pensato: come possiamo concedere licenze alle persone, per rendere la libertà di condivisione legalmente protetta? E poi, in seguito, con la biblioteca pubblica: come rendere disponibili i libri? E quando questo non è bastato, ha iniziato a operare nello spazio degli attivisti sociali e dei progressisti, prima lavorando con Stephanie Taylor e Adam Green al Progressive Change Campaign Committee, e poi, con la sua Demand Progress, con David Segal. In tutti questi ambiti, quello che faceva era portare avanti degli ideali. Era un idealista, che credeva che dovessimo essere all’altezza di qualcosa di migliore, ed era un’anima incredibile, un’anima incredibile che ha ispirato milioni di persone che ora piangono, come abbiamo visto su Internet, per l’indignazione e la devastazione che lo avrebbero spinto verso il precipizio da cui si è buttato.

Quando l’interlocutrice di Lessig domanda di descrivere i punti essenziali del caso giudiziario, il professore si trattiene un po’ – anche a causa di alcuni aspetti legati al segreto professionale – per poi, però, chiarire tanti punti interessanti.

Devo essere molto cauto – precisa Lessig – perché quando Aaron è stato arrestato, è venuto da me e per un periodo ho agito come suo avvocato. Quindi, so più cose sul caso di quante ne possa dire. Ma ecco cosa è stato affermato. Aaron è stato fermato mentre usciva dal MIT. Aveva un computer in suo possesso, e c’era una prova che indicava che aveva collegato il computer a un server in un armadio del MIT, e l’accusa era di aver scaricato una parte significativa di JSTOR. JSTOR è un sito web senza scopo di lucro che, dal 1996 circa, cerca di costruire un archivio di articoli di riviste accademiche, come la Harvard Law Review o articoli di riviste di geografia del 1900. È una straordinaria biblioteca di informazioni. E l’affermazione era che Aaron ne aveva scaricato una parte significativa. E la domanda, l’ovvia domanda che tutti si sono posti, è stata: perché? Perché lo stava