Pagina:Agrippa - Nuove inventioni di Camillo Agrippa Milanese sopra il modo di navigare, 1595.djvu/13

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DI CAM. AGRIPPA. 3

[versione diplomatica]


colo antartico, facendo ſempre nuoui circoli, che s’interſegano fra di loro.

Paſſando poi il circolo artico vn grado verſo il polo artico, andarà ancora vn grado dentro del circolo antartico verſo il polo antartico, & coſi creſcendo a grado, a grado, s'andarà ſino al polo artico, & antartico. Eccoui che se cercato l'vno, & l'altro hemiſfero da vn polo all'altro.

Si che trouandoſi la naue ſotto al polo artico, hauerà l'equinottiale per horizonte, & volendo far viaggio ſarà forzata a deſcriuere vno de'meridiani. Et ſarà in arbitrio del nauigante di pigliar quel che parrerà ad eſſo, intendendo però con la naue, doue è acqua. Et detto meridiano paſſarà ſotto l'antartico. E trouandoſi la naue ſotto l'artico, non hauerà altro ch'vn vento, cioè oſtro, oue ſi da a connſcere, che li 82. venti ſecondo la regola di marinari non ſeruono in queſto luogo, per eſſerui vn vento ſolo, cioè mezzo giorno.

Et queſto ancora fa manifeſto che ſono alcune regole che patiſcono eccettioni.

Et perche la natura della naue ſotto alle ragioni dette ſarà ſempre contraria alla volontà del nauigante, perche s'el nauigante vorrà far vn parallelo, la naue vorrà far le linee ſopradette, ſempre naſceranno fra loro effetti contrarij, p̃che il nauigāte vorrà andar per il ſuo viaggio ſecōdo la ſua determinatione, & la naue uorrà far il ſuo corſo naturale, ſi che ſempre ſarà tra loro contraſto. Et queſto s'intende ancora che non ci ſia accidente ne di vento, ne di correntia, ne di fluſſo, ne di rifluſſo, ne di fortuna, delli quali poi ſi tratterà al ſuo luogo, perche naſcerà all'hora maggiot confuſione.

Hora, per far che il nauigāte poſſa ſeguitar la ſua nauigatione, s'intenderà con queſto eſſempio. Poniam che la naue ſia nel primo grado lontana dall'equinottiale verſo


[versione critica]


colo antartico, facendo sempre nuovi circoli, che s’intersegano fra di loro.

Passando poi il circolo artico un grado verso il polo artico, andarà ancora un grado dentro del circolo antartico verso il polo antartico, et cosi crescendo a grado, a grado, s'andarà sino al polo artico, et antartico. Eccovi che se cercato l'uno, et l'altro hemisfero da un polo all'altro.

Si che trovandosi la nave sotto al polo artico, haverà l'equinottiale per horizonte, et volendo far viaggio sarà forzata a descrivere uno de'meridiani. Et sarà in arbitrio del navigante di pigliar quel che parrerà ad esso, intendendo però con la nave, dove è acqua. Et detto meridiano passarà sotto l'antartico. E trovandosi la nave sotto l'artico, non haverà altro ch'un vento, cioè ostro, ove si da a connscere, che li 82. venti secondo la regola di marinari non servono in queſto luogo, per esservi un vento solo, cioè mezzo giorno.

Et questo ancora fa manifesto che sono alcune regole che patiscono eccettioni.

Et perche la natura della nave sotto alle ragioni dette sarà sempre contraria alla volontà del navigante, perche s'el navigante vorrà far un parallelo, la nave vorrà far le linee sopradette, sempre nasceranno fra loro effetti contrarij, perche il navigante vorrà andar per il suo viaggio secondo la sua determinatione, et la nave vorrà far il suo corso naturale, si che sempre sarà tra loro contrasto. Et questo s'intende ancora che non ci sia accidente ne di vento, ne di correntia, ne di flusso, ne di riflusso, ne di fortuna, delli quali poi si tratterà al suo luogo, perche nascerà all'hora maggiot confusione.

Hora, per far che il navigante possa seguitar la sua navigatione, s'intenderà con questo essempio. Poniam che la nave sia nel primo grado lontana dall'equinottiale verso


A 2 il tro-