Infiniti
Capri e pecore 50Si divorino quei tralci,
E gli stralci
Pioggia rea di ghiaccio asprissimo:
Ma lodato,
Celebrato, 55Coronato
Sia l’eroe che nelle vigne
Di Petraja e di Castello
Piantò prima il Moscadello.
Or che stiamo in festa e in giolito, 60Bèi di questo bel crisolito,
Ch’è figliuolo,
D’un magliuolo
Che fa viver più del solito:
Se di questo tu berai, 65Arïanna mia bellissima,
Crescerà sì tua vaghezza,
Che nel fior di giovinezza
Parrai Venere stessissima.
Del leggiadretto, 70Del sì divino Moscadelletto
Di Montalcino
Talor per scherzo
Ne chieggio un nappo;