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206 il polso


marchesa quand’ella innamorasse e seducesse suo marito!

E il battuto, fugato, disperato La Fratta concepí il disegno di salvare il suo decoro e la sua dignità nella stima del mondo e nella stima della marchesa.

Ond’eccolo in cerca del marchese Arnisio. Lo trovò per strada e al saluto di lui non fece né parola né cenno; di che l’Arnisio gli chiese la causa e della risposta fu sí poco contento da ammonire La Fratta che non salutare chi merita rispetto e onore è villania. Ma poiché la taccia di villania a chi merita rispetto e onore è grave ingiuria, il conte trasse la spada: trasse la spada il marchese; e al terzo colpo la lama del conte segnò di rosso la destra dell’avversario.

Pronto questi strinse colla pezzòla dí battista il taglio che non era profondo, e poi domandò senz’ira:

— Ora mi direte perché un cavaliere come siete voi ha voluto attaccar briga con un cavaliere come sono io.

— Per provarvi — rispose La Fratta alla di-