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256 de iciarchia

lascivo corruttore di sé e d’altri. E simile chi con qualche utilità quasi mercaterà la benivolenza tua, costui sarà non amico, ma callido adulatore, e come lui servile in sé, così aesca te a susservire a lui. Nulla legato con vincolo di sua natura debole e fragile, mai si mantiene più tempo con fermezza. El dono per sé in quanto dono non genera benivolenza, ma in quanto e’ sia segno de amore tanto eccita amicizia. Giovani, costui vero ama te, quale con summa voluttà usa verso di te quello che si lodi in un buon omo. Sopra tutto fuggite lungi le conversazioni de’ viziosi, lascivi, inetti, voluttuosi malefichi. Fu usitato in Grecia che legavano el fieno al corno del bue maligno, acciò ch’e’ cittadini lo schifassero. A questi omini pestiferi bisognerebbe che uno salariato publico gridasse dopo loro continuo: «fuggite, o cittadini, fuggite questa contaminazione e pestilenza di questi lascivi scellerati».

Circa questi ragionamenti forse acade ancora quello che molti stimano primo e precipuo ad acquistarsi grazia: fautori. Non niego e’ conviti prestano atto e facile addito a conciliarti salutatori assai. Lodarotti se tu li farai con modo e ragione a fine solo di provocarti con questa civile familiarità onesti amici. Voglio ti piaccino fra gl’invitati più que’ che sono modesti, gravi, e per qualche loro eccellenza stimati e onorati, che questi petulanti fabulatori di cose vane e lascive. Raro serà che questi altri dati alle buone arti e dottrine non ascendano col tempo in grado onoratissimo fra’ suoi cittadini, onde a te ne risulterà fama e buon successo, arai da loro favore, aiuto, sussidio circa e’ tempi tuoi privati e circa le onoranze publiche. Ripreendono e’ savi in tutta la vita e ne’ conviti lo error di molti, quali o per pompa, o per altro non bene considerato instituto, eccedeno. Dicesi che l’uso vero delle ricchezze sta in spendere el danaio in cose necessarie e utili a lui; vero, agiugni ancora, in adoperarle come instrumento a qualche iocundità e piacere onesto. Quello suntuoso ostentatore le effunde senza modo in cose inutili e superflue, e non gli satisfa se non quello che gli altri non possono avere; e versane tanta copia che, oltre a tutti e’ pacchiatori, ancora la turba de’ cani in tutto el vicinato se ne