Pagina:Alberti - Della architettura della pittura e della statua, 1782.djvu/147

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libro quinto. 125

ma de lumi ancora commodissimamente. Et di quì si vede che ciascuno vorrebbe havere uno cortile spatioso, grande, aperto, bello, et accomodato. Ma alcuni si contentano di un sol cortile: Alcuni ne hanno voluti più; et questi o egli li hanno cinti tutti a torno di altissime mura, o ne hanno cinto una parte di alte, et una parte di più basse. Et vollono che in alcun luogo fussino coperti, et in alcun luogo scoperti, et in alcun luogo una parte scoperta, et altra coperta, et in alcun luogo vi feciono loggie da un lato solo, in alcun altro da più lati, in alcun altro da per tutto, et in alcun luogo le feciono con palchi, et in alcuno con volte. Circa a queste cose non hò più che dire, salvo che e’ s’habbia rispetto a paesi, et a tempi, et a bisogni, et ad ogni commodità, di maniera che ne paesi freddi si rimuova la crudezza del vento Greco, et l’orridezza de la aria, et del terreno, et ne luoghi caldi si discaccino i molestissimi, et ardentissimi Soli. Ricevasi lo spirito del Cielo gratissimo da ogni parte, et quella abbondantia de la gratissima luce che si ricerca: et avvertirassi, che non vi arrivino vapori, svaporati da terreni humidi, che vi habbino ad arrecare nocumento, et che i nugoli venutivi da luoghi più alti non vi si fermino sopra. Et sarà in mezo del cortile l’entrata, et lo antiporto honorato, non stretto, non malagevole, non scuro. Et nel primo riscontro siavi un luogo dedicato a Dio con l’altare, accioche i forestieri che verranno, incomincino l’amicitia con la religione: Et il Padre de la famiglia chiegga a Dio la pace de la casa, et la tranquillità de suoi. In questo luogo abbraccierà egli chi verrà a visitarlo; Et se egli harà causa alcuna rimessa in lui da gli amici, le esaminerà diligentemente in questo luogo, et altre cose simili a queste. Con queste cose si confaranno molto le finestre di vetro, le loggie, et i terrazzi, da le quali possino insieme ricevere con diletto et i Soli, et i venti, secondo le stagioni de tempi. Dice Martiale, che le finestre volte a mezo giorno ricevono i Soli puri, et il giorno chiaro, et gli Antichi credettero che fusse bene por le loggie volte a mezo dì: Percioche andando la state il Sole più alto, non vi entrano i raggi suoi, dove l’inverno v’entrano. Le vedute de Monti, che sono a mezo giorno, essendo i Monti da quella parte, che e’ si veggono coperti d’ombra, et caliginosi per il biancheggiante vapore de l’aria, non sono molto gioconde, se e’ sono lontani. Et se i medesimi ti sono più appresso, et che quasi ti caschino in capo, ti daranno le notti piene di brine, et freddissime: ma se ti sono cosi commodamente vicini, sono gratissimi, et commodissimi, perchè e’ ti difendono da venti Australi. Il Monte verso Settentrione, perche rinverbera i raggi del Sole, accresce il caldo; alquanto più lontano è dilicatissimo; conciosia che per la chiarezza de l"aria, che sotto tal regione di Cielo continovamente vi sta serena, et per lo splendore del Sole, da cui sempre è illustrata, è molto bello a vedere. I Monti a Levante, et cosi quelli a Ponente ti daranno le hore innanzi giorno fredde, et l’aurora rugiadosa, se ti saranno vicini, ma amenduoi se ti saranno alquanto lontani, saranno lietissimi. Similmente et i fiumi, et i laghi non son commodi quando ti sono troppo appresso, ne piacevoli se troppo lontani. Et per il contrario se la Marina ti è lontana mediocremente, vi sono Soli et venti cattivissimi: Ma quando ti è vicinissima, t’offende manco, conciosia che e’ vi perseveri aria più agguagliata. Da lontano ci è ancor questo che è cosa gratiosa, che ella accende il desiderio di se stessa. Importa niente di meno da qual parte del Cielo ti si dimostri, conciosia che se tu hai la Marina aperta da mezo dì, ti abbrucia; se da Levante ti inumidisce; se da Ponente, ti fa l"aer caliginosa; se da Settentrione, ti da freddi grandissimi. Del cortile si entrerà ne le sale, che saranno secondo il bisogno de tempi alcune buone per la state, et alcune per lo inverno, et altre per dir cosi per mezi tempi. Le sale per la state vorrebbono acque, et verzure di giardini. Quelle per lo inverno vorrebbono essere calde, et havere il cammino. L’una et l’altra vogliono esser grandi, allegre,


et