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M4 LETTERA drpiaceffe à Dioiche cofi fuffe.Speriamo nclfigm re che quetti faranno preludi) diquelchefua diurna Maefiaforfi vuoi’fare: &ft P er * l° r ° peccati non meriteranno tanto bene almeno con qtieflifa itori fi conuertirà molta gente,&già cominciano molti,&anco principali [ignori à fentir le prediche: ma per cagionatile guerre, non fi pottà cofi pretto andaretnnàgi.Conqueflo ancora cejfarono le Ìui,etconlrouerfie,cbe nel Meato hauetidmo;vo lèdoci in ogni modo li gitili cacciare da quel luogo, imponendoci molte [alfe calunnie appreffo di Nobunanga,offerendogli anco perciò prefcnti;md vededo ifauoriychc ci haiieua fatto,tornorno à dietro tir bora tutti cofi Bangi,come cittadini ce fi molìra no pià amoreuoli, che prima, Cominciarono anco mólti cavalieri >&[ignori gentili à congratular fi coni padri delle tafe, chefatte haueuano quiui: differo anco che volevano Vdirc le prediche, & àlcunìgià cominciornofra qualifù. vnfignore della terga, parte del regno del Mino; ma per le guerre, che foprauennero,bauendo determinato Nobunan ga Youinare in tutto il Paca,andarono tutti [eco alla guena,&cofi non fifè altro - Vochi giorni fono che ilfudetto NobuHanga prefe la for legga d’ofac ca, & rejlò fignor afsoluto di tutta quella terra: [periamo che adefso fi potrà più commodamente attendere à predicare, & convertire quella gente. laonde mandò il V. Organtino vn’Cbrifliano a potta dalfacai fino al Simò-al V. Vifitatore,cbe non manca fse di andare queft’anno al Mcaco, con molti