Pagina:Alcune operette di Bartolommeo Gamba bassanese.djvu/75

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Di Feo o Maffeo1 Belcari, non ignobile versificatore e laudevole prosatore toscano, che fiorì verso la metà del secolo xv, alcuni cenni si trovano in varj scrittori di bibliografia e di storia letteraria, e nelle annotazioni aggiunte al Vocabolario degli Accademici della Crusca2. Io non ripeterò quelle notizie che

  1. Febo scrisse il Poggiali nelle Serie de’ Testi di Lingua, ma ciò per errore corso in qualche antica stampa delle Operette di questo scrittore.
  2. Dopo la stampa di questo mio opuscolo, fattasi in Milano l’anno 1808, si pubblicarono le Lettere di Feo Belcari in Firenze, 1825, in 8, e nella Prefazione del benemerito canonico Domenico Moreni si sono date alcune notizie intorno alla di lui vita. Per esse sappiamo che nacque l’anno 1410, che ebbe numerosa famiglia, che coprì cariche distinte nella sua patria, che morì il dì 16 di agosto 1484, e che fu pianto con una Deploratoria di Girolamo Benivieni in terza rima, riconsegnata dal Moreni alla luce dopo le dette Lettere. Riporta lo stesso editore anche una bella e lunga lettera scritta al Belcari da suora Costanza di Stefano Cimperelli da Prato, monaca di s. Brigida, in occasione della morte di suora Orsola di lui figliuola.