Pagina:Alcuni discorsi sulla botanica.djvu/106

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elegante tettoja le umili case costrutte in legno, di esse a scrivervi sopra, e a farne fortissime funi; delle foglie d’alberi nostrali si valgono i nostri contadini ad empire sacconi, a farne strame, e per accender fuoco.

Non meno utili delle foglie sono i semi. Questi, dopo di averci prestato il rilevante servizio di perpetuare la specie, portano molti altri vantaggi ancora. Parecchi di essi offrono delizioso cibo agli uomini, e sono l’ordinario pasto degli animali. Con alcuni si preparano bevande care per aromatica fragranza, da altri spremesi olio, che serve quì di condimento, là di lume, dove di farmaco all’inferma umanità, dove a materia di gloria pel pittore, che vuole immortalare le sue tele. Innumerevoli poi sono le sementi, che giovano agli uomini in qualche rimedio medicinale, quali per nominarne alcune la noce moscata, il Caffè, il Cacao, il noce del Coco, dell’Areca, e va dicendo.

Anche le scorze vengono profittevoli a molti usi. Perocchè altre di esse trovansi utilissime nella concia delle pelli a rammorbidirle, e renderle impenetrabili all’acqua, altre sono aromatiche, altre medicinali, altre sì fatte, che ti danno e tele, e drappi, e perfino dei sottilissimi manichini. Molto singolare per tale riguardo è il Lagetto o legno trina (Lagetta lintearia) che è un’arboscello, il quale cresce nelle montagne mediterranee della Giamaica. Componesi la sua scorza interna, o libro che si voglia dire, di 12 o 14