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II.


I Greci.


Come cogli Ebrei chiudesi comunemente la Storia delle Scienze naturali appo i popoli dell’Asia, così la Storia di dette scienze appo le genti europee suolsi cominciare dai Greci, che a noi dall’Asia le hanno recate. Vero è che oggimai parrebbe quasi dimostrato dagli ultimi progressi della linguistica universale e comparata, e dalla felice interpretazione di antichissimi monumenti, essere stata l’Europa in tempi antistorici di una civiltà tutta propria e particolare; vero, che oggigiorno nei monumenti d’ogni maniera, quali di fresco scoperti, quali da un pezzo noti, ma solo ai dì nostri debitamente studiati e compresi, troppi vestigi ci chiarirono della antichissima sapienza dei Siculi, degli Etruschi, degli Iberi, perchè si possa così alla leggera impugnare codesta coltura anteriore alla greca e alla romana, e però da queste indipendente. Senonchè le memorie di essa sono sì confuse, sì rapidamente le due colture l’indigena e la venuta più tardi d’oriente si mescolarono, si fusero insieme, che oggidì sarebbe impossibile distinguere nella meno antica civiltà, che di quelle formossi, gli elementi indigeni e primitivi, da quei che si importarono dal di fuori. Il perchè non vo-