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ad ogni passo, i quali presentono il vento, la pioggia, e quante altre mutazioni avvenir possono nell’atmosfera. Tali sono, per citarne alcuni ad esempio, il fior rancio de’campi (calendula arvensis) che si allarga quando il cielo è sereno, ed annunzia il temporale col piegare i suoi fiorellini. La cicerbita della Siberia (sonchus sibiricus) se si chiude durante la notte «presagisce il bel giorno, che si avvicina, e par che ne dica col suo sonno tranquillo, ch’ella è sicura della dimane.» Gli agricoltori di alcuni paesi, ammaestrati da questi fatti sogliono alle porte della casa appendere a foggia di igrometro i fiori di una specie di carlina, i quali si dischiudono nei giorni sereni, e si chiudono ed appassiscono all’avvicinarsi della pioggia.

Molto singolare è pure il fenomeno di lanciar scintille e baleni che si osserva in alcuni fiori. La figlia di Linneo fu la prima a notare questo fatto nella capuccina (tropaeolum majus). Anche il fior rancio dardeggia verso sera lampi di luce, spesso due o tre volte successivamente da uno stesso fiore e con grande rapidità, di solito a intervalli di parecchi minuti. — Quand’egli avviene che molti fiori vibrino simultaneamente la loro luce, questa è potuta vedere anche a notabile distanza. La scintillazione si osserva principalmente nei mesi di luglio e di agosto al tramontare del sole, e per una mezz’ora appresso, purché l’atmosfera sia chia-