Pagina:Alcuni discorsi sulla botanica.djvu/72

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a lui sia dato, e spiegare tutta la pompa di sue attrattive. Non mai come allora spiccano vivi e brillanti i colori, nè mai più soave è l’olezzo che spande d’intorno. Una vita, direi quasi d’ebbrezza e di voluttà, gira negli organi generatori, che li spinge a slanciarsi fuori di se, e a cercare campo più largo in altri individui. Mentre celebrano gli sponsali, diresti, che anch’esse le piante acquistino senso e intelligenza, anch’esse si accendano di amorosi affetti. Ma, non sì tosto l’arcano magistero è compiuto, ecco cessare negli organi che vi han preso parte ogni sorta di movimento. «Per alcun tratto essi restano immobili, e come spossati, poi ripiegando flaccidi, ed avvizziti sovra se stessi, e col lento risolversi delle fibre accennano alla vicina e inevitabile loro distruzione.» La natura ha conseguito il suo scopo supremo; pera l’individuo, che importa? La conservazione della specie è assicurata. Se la morte a mano a mano invade i membri di questa grande famiglia, come di tutto ciò che ha vita e organizzazione, la famiglia stessa dura però immortale.