Pagina:Alencar - Il guarany, II, 1864.djvu/143

Da Wikisource.

— 143 —

— Ancora persistete in volere che sia un uomo?

— Ascoltate, amico Bento Simoes; vi ha una cosa di cui ho più paura che di una serpe; ed è di una persona visionaria.

— Visionaria! Dite credente!

— L’una val l’altra. Visionaria o credente, se mi parlate altra volta di spiriti e miracoli, vi prometto che rimarrete in questo luogo a servir di pasto ai corvi.

L’avventuriere abbrividì; non era l’idea della morte che facevagli orrore, sì la pena eterna, che secondo una credenza religiosa soffrono le anime, i cui corpi restano insepolti.

— Ci pensaste?

— Sì.

— Ammettete che fosse un uomo?

— Ammetto tutto.

— Lo giurate?

— Lo giuro.

— Sopra...

— Sopra la mia salvazione.

Loredano lasciò andare il collo di quello sciagurato, che cadde in ginocchio chiedendo a Dio, che offendeva, perdono dello spergiuro che commetteva.

Ruy Soeiro tornò; e proseguirono taciturni il cammino che aveano fatto; Loredano pensieroso e i suoi compagni a capo basso.

Sedettero al rezzo di un albero; quivi si arrestarono quasi un’ora, senza sapere ciò che dovessero fare o potessero sperare.