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98 VITA DI VITTORIO ALFIERI.

[17665] In quest’ozio e dissipazione continua, presto mi passarono gli ultimi diciotto mesi ch’io stetti nel Primo Appartamento. Ed essendomi io fatto inscrivere nella Lista dei Postulanti impiego nelle Truppe sin dal prim’anno ch’iò V era entrato, dopo esservi stato tre anni, in quel Maggio del 1766, finalmente fui compreso in una promozione generale di forse 15o altri giovanotti. E benché io da più d’un anno mi fossi intiepidito moltissimo in questa vocazione militare, pure non avendo io ritrattata la mia petizione, mi convenne accettare; ed uscii Porta insegna nel Reggimento Provinciale d’Asti. Da prima io aveva chiesto d’entrare nella Cavalleria, per l’amore innato dei Cavalli; poi di lì a qualche tempo, aveva cambiata la domanda, bastandomi di entrare in uno di quei Reggimenti Provinciali, i quali in tempo di pace non si radunando all’insegne se non se due volte l’anno, e per pochi giorni, lasciavano così una grandissima libertà di non far nulla, che era appunto la sola cosa ch’io mi fossi determinato di voler fare. Con tutto ciò, anche questa milizia di pochi giorni mi spiacque moltissimo; e tanto più, perchè l’aver avuto quell’impiego mi costringeva di uscire dall’Accademia, dove io mi trovava assai be-