Mal potean i destrier gloria, o salute
Sovra il pendìo trovar d’incerti calli 507Fra le sicure piaghe e le cadute,
E sfuggìan rotolando all’ime valli,
La terra alle ferrate ugne rubella; 510E i Cavalier su i languidi cavalli
Cedean rispinti, o tratti fuor di sella
Dai pedestri Guerrier colle congiunte 513Agl’igniferi tubi aspre coltella.
Parver allor al duro termin giunte,
Qual trite paglie fra le ardenti brage, 516Le ostili forze, e in modo fier consunte;
Chè la maggior del Prusso Campo immage
Era un pian vasto di cadaver carco: 519Il resto o fuga, o servitude, o strage.
Vidi il feroce Re sotto l’incarco
Delle perdite sue per sentier noti 522Mover il piè nell’affrettarsi parco,
Nè d’oppresso mostrar sul volto i moti
Tristi, tal che parea che fosse degno 525Di Teresa sol vinto esser dai voti.
Poiché il sangue temprò l’Austriaco sdegno,
Mi disse il Duce: Or chiaro scorgi, ed odi 528A qual braccio l’Uom dee la palma e il regno.
Che se coll’armi, e co’ più accorti modi
Talor vinse un Guerrier prode, non furo 531Dovute a lui del trionfar le lodi;
Ch’ei nel corso de’ tardi anni futuro
Scarso avrìa pregio, anzi in caligin piena 534Fra i Duci il nome suo parrebbe oscuro,
Se Dio tal non porgeagli aìta e lena
A vincer atta. Ogni trionfo è dolce; 537Ma questo ad altri è premio, e ad altri è pena;