Pagina:Alighieri, Giuliani - Opere latine vol I - 1878.djvu/117

Da Wikisource.
98 DE VULGARI ELOQUENTIA.


accertato il vero, se gli parve di dover leggere «comprehendimus,» invece di «perpendimus,» ma non però bisognava che avesse disgiunto «firmiter,» da «censemus,» cui è strettamente collegato.

29. Latinos. Gli è notabile al presente, che l’Allighieri ben riconosce e rafferma che la Nazione Latina o, che è lo stesso, Italiana, possiede un suo proprio Linguaggio, il Parlare italico (Conv., i, 11), che, non ostante la varietà de’ dialetti e delle pronunzie, mantiene la stessa radicale forma e gli stessi vocaboli, specialmente per le cose più necessarie all’umano consorzio. Ma, d’altra parte, ei sentì che si avesse a riguardar siffatto Volgare Latino come viemeglio innaturato e signoreggiante nella sua Patria, e quindi come il suo Parlare materno. Non però intese mai, nè certo ci lasciò scritto, che la Lingua italica dovesse risultare formata da vocaboli, qua e là raccattati dai diversi nostri dialetti, nè tanto meno ch’egli si fosse ingegnato di comporre la sua prima Cantica, trascegliendo dalle varie parti d’Italia il linguaggio opportuno per così renderlo accettevole a tutta la Nazione. Il suo proposito e la costante sua opera furono invece rivolti ad usare del Volgare materno e patrio, Fiorentino o Toscano che voglia chiamarsi: ma intese benanco di accomodarlo alla Grammatica, o veramente all’arte del Latino ed a regole, tratte in parte dal Latino medesimo, e in parte consigliate, se non inspirate, dall’indole connaturata a quel Volgare Linguaggio, che chiama Mamma e Babbo: Inf., xxxi, 9.

30. L’Anima prima, che la prima Virtù creasse mai (Par., xxvi, 83), è quella di Adamo, alla quale Dio stesso comunicò per ispirazione una certa forma di parlare, poi fabbricata dalle labbra di quel primo Uomo che, non appena creato, prese a parlarla. Ghe se poi nella divina Commedia il Poeta mostra di credere che la Lingua parlata da Adamo fosse già tutta spenta, anco prima che la gente di Nembrotte attendesse alla edificazione della Torre di Babel, non è a dire che per questo non la giudicasse come sostanzialmente la medesima, e come la forma primitiva della Lingua Ebraica, benchè grandi variazioni abbia ricevute nella moltitudine