Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/84

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Che rechera lataſcha coitre becchi
     qui diſtorſe la faccia et difuor traſſe
     la lingua comelbue chelnaſo lecchi75
Et io temendo nolpiu ſtar crucciaſſe
     lui che dipocho ſtar mauea amonito
     tornamin dietro dalanime laſſe
Trouail duca mio chera ſalito
     gia ſulagroppa delfierà animale80
     et diſſe ame orſie forte et ardito
O mai ſiſcende perſi fatte ſcale
     monta dinanzi chi uoglo eſſer mezo
     ſi che lacoda non poſſa farmale
Quale colui caſıpreſſo ilriprezo85
     delaquartana cagia lungia ſmorte
     et triema tutto purguardando ilrezo
Tal diuennio aleparole porte
     mauergogna miſe leſue minacce
     chenanzi abuon ſignor fa ſeruo forte90
Io mallettai inſuquelle ſpallacce
     ſiuollidir malauoce non uenne
     comio credetti fa che tu mabracce
Maeſlo caltra uolta miſouenne
     adalti forte toſto chio montai 195
     Conlebracca mauinſe ct miſoſtenna
Et dille gerion mouiti omai
     lerote larghe et loſcender ſiapoco
     penſa lanuoua ſoma che tu ai
Come lanauicella eſce deloco100
     indietro indietro ſiquindi ſi tolſe
     et poi caltutto ſi ſenti agioco

  1. adaltra force a penna