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58- Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org

siano presenti dei diritti di privativa industriale sullo standard);

  • livello 2: concertato. Ci si riferisce al fatto che le specifiche dello standard siano state definite attraverso un processo consultivo e collaborativo;
  • livello 3: concertato aperto. Ci si riferisce al fatto che le specifiche dello standard siano state definite attraverso un processo consultivo e collaborativo, aperto e guidato da organismi super partes;
  • livello 4: aperto de jure. Ci si riferisce al fatto che le specifiche dello standard siano state definite da organismi internazionali di standardizzazione seguendo i requisiti della definizione di open standard.

Alla luce di questa classificazione, si possono dunque delineare le seguenti quattro tipologie di standard:

  • standard proprietari, che sono a loro volta distinti in:
  • standard proprietari non divulgati;
  • standard proprietari divulgati;
  • standard concertati;
  • standard concertati aperti;
  • standard aperti de jure.

Giustamente, Fuggetta tiene a precisare che solo le ultime due categorie possono essere considerate legittimamente “open standard” e che, nonostante non ci sia consenso unanime sull’interpretazione di tale requisito, un vero standard aperto dovrebbe essere anche royalty-free.

4. Il web come tecnologia interoperabile e il ruolo del W3C

Si provi a immaginare che cosa sarebbe il web senza un intrinseco spirito di interoperabilità. Probabilmente non esisterebbe, o quantomeno non sarebbe al grado di evoluzione attuale. Infatti, nonostante standard de jure per il web siano stati raggiunti in tempi relativamente recenti (con l’affermazione e diffusione degli standard W3C), Internet si è sempre comunque basata su protocolli e standard largamente condivisi. Questo ha permesso che la sua diffusione e la sua evoluzione fossero esponenziali e più celeri di ogni altro modello di tecnologia.

L’esempio di Internet e più specificamente del web come tecnologia interoperabile è proposto in varie opere di indubbia rilevanza, di cui in questa sede non è possibile rendere conto in maniera esaustiva; tuttavia si può riportare a titolo di esempio quanto emerge dal documento “The