Pagina:Allorquando vi annunziammo.djvu/9

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Testimone è a Noi Iddio, innanzi al quale abbiamo sfogato il Nostro cuore umilmente, e a cui spesso le mani nostre abbiamo alzate nel Tempio Santo suo, perchè la voce esaudisse della Nostra preghiera, e fosse il Nostro sovvenitore; Testimone Ci è, che Noi null’altro abbiamo avuto in vista, che quel che in ogni Nostra azione dobbiam proporci, cioè la maggior gloria sua, l’utilità della Cattolica Religione, la salute delle anime, e ’l compimento dell’Apostolico Ministero, che Ci venne da lui, comechè immeritevoli, affidato. Voi stessi, Venerabili Fratelli, testimonj Ci siete, Voi, ai quali per essere ajutati co’ vostri consigli abbiam voluto, che ogni cosa nota fosse, e conosciuta, e a cui pienamente abbiamo comunicati i più intimi sensi dell’animo Nostro. Pertanto essendosi in questa guisa un sì grande affare col soccorso Divino condotto al suo termine, confidentemente operando in Dio Salvatore Nostro volonterosamente Ci mettiamo nel Viaggio, per cui siam mossi da cause così gravi. Il Padre delle misericordie Iddio benedirà, siccome speriamo, i Nostri passi, e segnerà quest’epoca con uno splendido accrescimento della Religione, e della sua gloria.

Sull’esempio de’ Nostri Antecessori, e particolarmente sull’ultimo della felice ricordanza di Pio Papa VI, che decretò la medesima cosa quando dovette partire per Vienna, Vi assicuriamo, Venerabili Fratelli, che Noi abbiamo ogni cosa disposta, e ordinata, per cui si è provveduto, che la Curia, e l’Udienza delle cause insieme ai Nostri Ministri, e quei di questa Santa Sede dopo la Nostra partenza dalla Città, a cui così richiedendo il regime di tutta la Chiesa, e del Nostro dominio Ci affretteremo di ritornare, rimangano nello stato, e nell’amministrazione, in cui sono. E rivolgendo nell’animo Nostro la necessità a tutti imposta di morire, e l’incertezza del giorno della morte, abbiamo anche stimato attaccandoci agli esempli de’ nostri Antecessori, e al recente di Pio VI inviatosi a Vienna, di guardare, e prevedere, che il Conclave pel Papa si tenga in Roma, se mai Iddio ci vorrà togliere alle cose di quaggiù, mentre siamo dalla Città assenti. In ultimo caldamente a Voi dimandiamo, e con istanza, che conserviate sempremai verso di Noi la medesima buona volontà, che sempre aveste, e che viemaggiormente essendo assenti Ci