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304 le anime oneste


Dopo molti ragionamenti zia Mattoi assicurò Anna di questo fatto:

— Paolo Velèna ha dato a Sebastiano tutto il salto di San Giacomo e molti, molti danari in contanti; però dopo la sua morte, — che Dio tenga lontana, — Sebastiano non prenderà alcuna parte nell’eredità paterna. Gli resterebbe solo la tenuta di San Giacomo.

— Impossibile! — esclamò Anna. Pensò ch’era un’ingiustizia perchè ricordò le spese fatte per Cesario, ma zia Mattoi l’assicurò che le cose stavan proprio così.

— Però l’aiutano spesso ancora. Gli mandano di casa sua molte provviste, e l’aiuteranno sempre finchè la tenuta non produrrà di tutto. Sì, gli mandano olio, vino e formaggio. Tutto l’altro c’è già.

— Ho veduto una capanna e dei pastori, — disse Anna, per provare sin dove giungeva la competenza di zia Mattoi. — Non sono dunque di zio le greggie?

— No. Hanno affittato i pascoli. Il padrone voleva comprar delle greggie, ma suo padre