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la vita in famiglia 61

genere che lo tuffavano in sogni strani e irrealizzabili.

Questi sogni, — la visione continua e tormentosa di un mondo diverso, ove non fossero le opprimenti mediocrità della vita che lo circondava, — erano il segreto del suo pessimismo e della sua superiorità.

Sebastiano invece diventava fisicamente un giovane forte; con certe spalle erculee da contadino elegante, egli spiritualmente restava un bambino calmo e soddisfatto.

Non era punto bello come Cesario; le veglie e lo studio non cerchiavano d’azzurro i suoi occhi acuti, neri e limpidi, ma la salute e la forza scoppiavano dalla sua persona muscolosa, dalla sua fronte abbronzata, dalle sua labbra rosse, dai suoi denti smaglianti, che scintillavano ad ogni sorriso.

La vita proseguiva eguale, monotona e calma. V’erano certi meriggi, quando le finestre stavan chiuse e tutti facevan la siesta, in cui pareva che la casa dei Velèna fosse disabitata.

Nei giorni afosi di agosto Lucia ed Angela finivano con l’annoiarsi, Caterina e Antonino