Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/22

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col lucignolo avvolto da una ragnatela, le diede l’impressione di quello che, senza l’arrivo di lei e della sua famiglia, era lo stato della casa e della terra intorno.

La prima cosa che fece, entrando nella grande cucina in trambusto, fu dunque quella di riempire d’olio il bicchiere; poi riaccese il lucignolo, e riparandolo con la mano riportò il lume nella nicchia.

Le parve che la Madonnina, distolta dalla sua fredda solitudine, le sorridesse. Allora si fece il segno della croce e strizzando l’occhio sinistro come verso un’antica conoscenza, disse ad alta voce:

— Sono qui. Madonnina; e tu proteggi l’anima mia e fa prosperare la mia famiglia.

Poi andò dall’uno all’altro dei platani, e ne toccò i tronchi che parevano di marmo serpentino: allacciava così, davanti al portone e alla nuova vita, una chiusura impenetrabile.


Dentro, nel cortile e nella casa, gli uomini scaricavano e mettevano giù la roba. Una fantastica confusione di mobili, di oggetti, di sacchi e di ceste era intorno; ma l’ampiezza medioevale dell’ingresso, della cucina e del-