Pagina:Annalena Bilsini, di Grazia Deledda, Milano, 1927.djvu/96

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tello non intendeva di smetterla: gli piaceva, nel grande silenzio della saletta contro la cui finestra si ammucchiava la neve, sentire il suono lamentoso delle sue parole: e poichè Pietro non lo intendeva e non lo compassionava, era a sè stesso che cantava la sua geremiade.

— Oh, certo, Piera non è ragazza che possa venire qui a faticare; e d’altronde io non ho mezzi per mantenerla come le si conviene. E poi toccherà pure a me di fare il militare e lei non mi aspetterà. Quindi il nostro amore è disperato. Eppure ci vogliamo bene. Ma proprio bene, sai, Pietro, come tu e le tue amiche non ve ne vorrete mai.

— E a che punto siamo?

— A quale punto vuoi dire?

— Eh, dico, siete già amanti?

Bardo arrossì ferocemente, facendo atto di buttarsi sul fratello.

— Adesso che sei a letto posso dartele anch’io, — disse, sottovoce, minaccioso sul serio. — Non voglio che tu insulti Piera. Se vuoi sentirla, se vuoi proprio saperlo, ancora io non l’ho baciata.

Pietro tacque, come sbalordito e pauroso; in realtà pensava al mistero della cosa incredibile detta dal fratello: due innamorati