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coraggio Cassio Clemente1603, perchè condotto in faccia allo stesso Severo, francamente gli disse, che s’era unito con Negro, non per far contro a Severo, di cui non sapeva i disegni, ma bensì contro a Giuliano usurpator dell’imperio; e se non avea peccato chi avea preso il partito di Severo, per ottenere il medesimo fine, nè pur egli si dovea credere reo. Che se Severo avrebbe tenuto per traditore chi si fosse partito da lui per seguitar Negro, militava in favor suo la medesima ragione. Non dispiacque a Severo questa libertà di parlare, e gli lasciò la metà de’ suoi beni. Per altro fece Severo privar di vita molti degli uffiziali di Pescennio Negro. Costoro, se pur vero ciò è che narra Erodiano1604, per suggestione dello stesso Severo che teneva in suo potere i loro figliuoli, aveano tradito Pescennio; pure, ciò non ostante, Severo, dopo la vittoria, fece morir non meno essi che i loro figliuoli. Stesesi l’inumanità di Severo alle città che aveano aderito a Negro. Quattro volte più volle del danaro, che anche per forza aveano ad esso Negro contribuito. Ma principalmente sfogò egli il suo sdegno contro ad Antiochia, privandola d’ogni suo diritto e privilegio, e sottomettendola a Laodicea, città che lo avea ben servito in questa occasione, ed emula già dell’altra; la qual prese allora il cognome di Settimia e di Severiana. Nulladimeno poco tempo passò, che alle preghiere di Caracalla1605 suo primogenito restituì ad essa Antiochia il primiero onore. Molti, che niuna parte aveano avuto nell’affare di Pescennio Negro, nè l’aveano mai veduto, nè fatto alcun passo per lui, si trovarono involti in questa persecuzione, perchè Severo abbisognava di danaro, e ne volea per ogni verso: il che odioso il rendè in tutto l’Oriente. Ma egli facea e lasciava dire. Vero è che buona parte di cotali contribuzioni impiegò in ristorar le altre città, che per tener la sua parte aveano patito gravissime sciagure. E il bello fu che anche Albino Cesare1606 inviò colà soccorsi di danaro, senza fallo per mostrare di secondar le idee di Severo, ma insieme colla mira di guadagnarsi l’affetto di quei popoli per li suoi fini. Accadde ancora che assaissimi, per sottrarsi alla fierezza di Severo, fuggirono nel paese dei Parti1607; e quantunque da lì a qualche tempo Severo pubblicasse il perdono per tutti, non pochi restarono fra i Parti, insegnando loro di fabbricar armi e di combattere alla maniera romana con danno poi del romano imperio. Rade volte la clemenza nocque ai regnanti; spessissimo la crudeltà: vizio tanto più sconvenevole a Severo in tal congiuntura, perchè scusabil era la risoluzion presa da quei popoli. Quanto alla moglie e ai figliuoli di Pescennio Negro, dopo la di lui morte furono mandati da Severo in esilio1608; ma da che insorse la guerra con Albino, per timore che questi non facessero delle novità, Severo gli spedì tutti al paese dei più. Noi miriamo nelle medaglie1609 appellato Severo in questo anno Imperadore per la quinta volta, a cagione, come si può credere, della sconfitta di esso Negro.




Anno di Cristo CXCVI. Indizione IV.
VITTORE papa 11.
SETTIMIO SEVERO imperad. 4.

Consoli

CAJO DOMIZIO DESTRO per la seconda volta, e LUCIO VALERIO MESSALA TRASIA PRISCO.

Porta il Relando1610 sotto quest’anno delle leggi date Fusco II et Dextro Cos. Ma quelle appartengono all’anno 225. Una iscrizione bensì ho prodotto io1611,