Pagina:Annali del principato ecclesiastico di Trento dal 1022 al 1540.djvu/132

Da Wikisource.

— 115 —

non si tardò punto a renderlo soddisfatto1. Il sopranominato podestà Sodegerio, prevalendosi dell’ampia autorità ricevuta dall’imperatore, in quest’anno medesimo concesse a Bonifacino di Bolono, fedele agli interessi imperiali contro i Bresciani, che per questo aveano smantellata una sua rocca, vicina al loro territorio, la facoltà di edificare il castello di Turano, nel luogo detto di Castelcai, con patto che quel forte rimanesse sempre aperto al Vescovato di Trento2. E in questo medesimo anno, i Bresciani vennero condannati a dover pagare il dazio del ferro, cioè una lama per ogni soma, per sentenza proferita da Bartolomeo, giudice costituito dal podestà Sodegerio3.

Ritrovasi che ai 9 di marzo di quest’anno 1240, Aldrighetto assolse dalla scomunica l’arciprete di Tione e i suoi confratelli, che, contro il comando vescovile, avevano osato di rigettare un certo Bonavita da lui aggregato a quella corporazione4.

Di quest’anno è pure una bolla di Gregorio IX, con cui riceve sotto la sua protezione le monache di S. Anna, dell’Ordine di S. Agostino, e il loro monastero nominato di Roncodonego di Sopramonte, ma specialmente la loro chiesa di S. Domenico e sue attinenze. Urbano IV, con una bolla più ampia, colma quel monastero di privilegi e d’esenzioni5. Il detto

  1. Miscellanea Alberti, Τ. VI, fol. 181.
  2. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 158 e 241.
  3. Miscell. Alberti, Τ. VI, fol. 158.
  4. Codice Wanghiano, pag. 371.
  5. Miscellanea Alberti, Τ. VI, fol. 186.