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Libro Quarto. 75

poco doppoi, è fù portato al sepolcro con ogni lugubre apparato.

[Filippo Ves. 80.] Successe Filippo Mantoano dell’Ordine de Minori, huomo di riguardevoli costumi, qual non è che dubitare esser stato eletto canonicamente, & haver governata la Chiesa con gran lode, ed esser secondo tutti testificavano, religiosissimamente vissuto. La sola fama della di lui integrità, & santità, qual à quel tempo era in gran veneratione lo inalzò al Principato. Si fece molti congressi per la creatione del nono Vescovo, molti ambivano per se, ò per suoi dependenti una tal dignità. Le fationi non solo derivavano da quelli che erano risplendenti, & alti per la dignità Sacerdotale, ma si contrastava alla gagliarda anco dalle nationi, l’Alemana, & l’Italiana proponeva ciascuna il suo. Gli Alemani per non perdere la raggione del Pontificato, non volevano fosse eletto straniero. Mentre cosi si stava in dispute, & contentioni, sospetarono gli Consoli, che qualche straniera potenza assalisce la Città, senza capo, & Prencipe. Il negotio era in potere de Signori Canonici, à quali era anticamente stata concessa suprema auttorità d’elegere il Prencipe. Non havevano in quel tempo l’occhio à nobiltà, antichità, prodezze de suoi maggiori, ò richenzze, nel far l’eletione del Vescovo, ma alle virtù, pietà, buoni costumi, & à chi con tali prerogative s’havesse reso degno di somigliante dignità. Mai per l’adietro furon tanti contrasti, ne tante diligenze d’animi nell’elegere il Prencipe Trentino. Dunque in negotio tanto incerto si sentivano nella Città diverse commotioni, & tumulti.

Il Popolo in si fatte contingenze andò dal Collegio de’ Canonici, Createci (disse) una volta un Prencipe, il che sij in buon ponto, & felice, & aventurata hora. A voi tocca determinarci quello che ci ha da reggere, in Vescovo, che hà da esser l’ottantesimo dalla morte di S. Vigilio, elegete soggeto meritevol, & degno, quello che sarà da voi fatto, da noi non solo sarà ratificato, ma riverentemente ricevuto, & obedito. A voi resta il deliberare per l’auttorità concessavi, il Sommo Pontefice sarà l’auttore di quanto farete. Si ritrovava in quell’età Filippo Italiano di natione, di patria Mantovano dell’ordine (come dicessimo) di San Francesco, se all’hora habitasse in Mantova, ò pure in Trento non il sà molto bene, huomo dottissimo in Theologia, & sacri Canoni, nelle lettere Divine, & humane, grave non tanto per le di lui virtù, quanto per gli naturali talenti, posciache alla piacevolezza haveva ac-