Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/1000

Da Wikisource.
STR — 982 — STR


Stratariu. s. m. Assassino che sta alla strada: stradajuolo.

Stratazza. pegg. di strata: stradaccia.

Strateggìa, Stratèggica. s. f. Arte di muovere e ordinare eserciti: strategìa.

Stratèggicu. add. Che appartiene a strategia: strategico.

Straticedda. dim. di strata: stradella, stradetta, stradicciuola.

Straticotu. s. m. Così chiamavasi il governatore di Messina con nome ancora greco (στρατηγός).

Straticu. V. satrapu.

Stratta. s. f. Congegnamento di ferro, composto di gancio e scaletta, a uso di tenere più o meno rialzati gli sportellini della persiana: registro. || – a denti, lamina di ferro incastrata verticalmente nel telaio della persiana, con più buchi, ne’ quali inseriscesi il gancio, per tenere rialzato lo sportellino della persiana: scaletta (Car. Voc. Met.).

Strattari. v. a. Estrarre copia dall’originale (Mal.).

Strattu. V. estrattu. || V. anco astrattu.

Stratu. s. m. Solajo: strato. V. solu al § 2.

Stratùcula, Stratuncula. dim. e spreg. di strata: stradùcola.

Stratuneddu. dim. di stratuni. || Forma di pane lunga.

Stratuni. s. m. Strada grande carrozzabile: stradone. || accr. di strata: stradone. || Forma di pane lunga e non appuntata ai capi.

Stratuzza. dim. di strata: straduzza, straduccia.

Stràula. V. stragula.

Straurdinariu. V. straordinariu.

Straurzari. v. intr. Il muoversi subitaneo ed irregolare della nave, la cui prua devia bruscamente; talora si fa apposta: straorzare.

Stravacanti. V. stravaganti.

Stravacari. V. A. per sdivacari V.

Stravaganteddu. dim. di stravaganti: stravagantello.

Stravaganti. add. Fantastico, fuor del comune uso: stravagante. || Balzano: stravagante. Sup. stravagantissimu: stravagantissimo.

Stravagantimenti. avv. In maniera stravagante: stravagantemente.

Stravagantissimamenti. avv. sup. Stravagantissimamente.

Stravaganza. s. f. Qualità di ciò che è stravagante: stravaganza.

Stravasamentu. s. m. L’atto e l’effetto dello stravasare: stravasamento.

Stravasari. v. intr. Uscir fuori del proprio vaso, e dicesi di umori, fluidi ecc.: stravasare. P. pass. stravasatu: stravasato.

Stravasatizzu. add. Mezzo stravasato.

Stravasu. s. m. Stravasamento: stravaso.

Stravazzeri. V. facinnuni.

Straventu. s. m. Luogo difeso dal vento. || a lu straventu, posto avv. vale, all’aria aperta, fredda.

Stravèriu. s. m. Avvenimento fatto insolito, che ha dello incredibile: straordinarietà. || un straveriu, una gran quantità: un visibilio.

Straviari. v. a. e intr. Traviare: straviare. || Rivolgere altrove, allontanare: divertire. || Smarrire || rifl. pass. Distrarsi: divertirsi. P. pass. straviatu.: straviato. || Divertito. || Smarrito.

Stravidiri. v. a. e ass. Travedere: stravedere. || fari stravidiri, operar in modo da eccitar la maraviglia: fare sbalordire.

Stravìnciri. v. a. Vincere più di quel che si conviene: stravincere.

Stravintatu. add. Sito in luogo difeso dal vento.

Stravisari. v. a. Guastar il viso: svisare, sconciare. || Maltrattare: strapazzare, scazzottare, conciar male. || rifl. Guastarsi la figura: trasfigurirsi. P. pass. stravisatu: sconciato, strapazzato, trasfigurato.

Stravisu. add. Di cosa di inferior qualità: cattivo, dappoco. || Detto a persona: cialtrone, tritone, guidone.

Stravìu. s. m. Piacere, divertimento: spasso, sollazzo. || Per abbaglio.

Stravivìri. v. intr. Bere smoderatamente: strabere.

Stravizziari. v. intr. Fare stravizzi: stravizzare.

Stravizziu. s. m. Disordine di mangiar e bere: stravizzio.

Stravugghiu. s. m. Subita paura: rimescolamento.

Stravula. V, stragula.

Strazza. s. f. Seta dei bozzoli e simili, stracciata col pettine e con altro: stracci. || – nun filata: capitone.

Strazzabbili. add. Che si può stracciare: stracciabile.

Strazzamentu. s. m. Lo stracciare: stracciamento.

Strazzari. V. sfardari.

Strazzatizzu. add. Mezzo stracciato.

Strazzatu. add. Di uomo co’ vestimenti rotti: stracciato. || Da strazzari: stracciato.

Strazzatura. s. f. Lo stracciare e la rottura che rimane nella cosa stracciata: stracciatura. || T. agr. I resti del pascolo sul terreno, dopo pasturato la prima volta.

Strazziari. v. a. Maltrattare: straziare. || Schernire: straziare. || Mandar male: straziare. || intr. Il cascar la neve a fiocchi: fioccare (da strazzu met. per fiocco di neve). P. pass. strazziatu: straziato. || Fioccato.

Strazzioni. s. f. Aferesi di estrazione: strazione.

Strazziu. s. m. Lo straziare, scherno, sprecamento: stràzio.

Strazziusu. add. Che spreca, che sciupa: sciupatore, dissipatore.

Strazzu. s. m. Vestimento, panno consumato e lacero: straccio. || Brano: straccio. || strazzi, pezzetti di carta, di panno o altro, raccolti per farne carta: cenci, stracci. || appizzaricci li strazzi, morire: tirar le calze. || Prov. li strazzi vannu pri l’aria, i deboli pagan sempre il fio: gli stracci van sempre all’aria.

Strazzuddi. s. m. pl. Robucole vili e da poco: ciarpe, cencini. || cugghirisi li strazzuddi, far fagotto, V. in cògghiri.

Strazzuni. V. sfarduni. || V. stracciuni.

Strazzusu. add. Che ha indosso vesti stracciate: cencioso.

Strega. V. striga.

Stremu. add. Sottile, delicato: stremo. || Sommo, grandissimo: stremo. || met. Di chi la guarda troppo pel sottile, di tutto teme, sempre trova