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Strimiddiari. V. strimiari.

Striminziu. s. m. Dono gretto, avaro, poca quantità donata. || Malattia affettata.

Strimitati. V. estremità.

Strìmiti. V. stimmati.

Strimulari. v. a. intr. Torre dal pantano, uscire dal pantano: dispantanare.

Strimunziunari. v. a. Dare la estrema unzione a’ moribondi.

Strina. s. f. Donativo che si fa a capo d’anno: strenna, strina. || Regalo, mancia qualunque: strenna. || Per strinciuta V. (S. Salomone-Marino).

Strincenti. add. Detto di cibo o medicamento che produce stitichezza al ventre: astrignente.

Strinci. s. m. T. mar. Camera della gomena: fossa della gomena (Zan. Voc. Met.).

Strincimentu. s. m. Lo strignere: strignimento. || – d’arma, di cori: travaglio d’animo, passione.

Strìnciri. v. a. Accostare con forza le parti di una cosa insieme, comprimere una cosa con l’altra: strìgnere, strìngere. || Raccogliere, insieme, unire: strìgnere. || fig. Violentare, costrignere: strignere. || Indurre stitichezza nel ventre: astrignere. || Sforzar alcuno a risolversi, senza dargli respiro: strignere fra l’uscio e il muro. || Serrare, assediare: strignere. || – la spata, impugnarla: strignere la spada. || – amicizia, contrarre amicizia: strignere amicizia. || – l’argomentu, venir alla conclusione: strignere l’argomento. || – un nigozziu, conchiudere un affare: strignere un negozio. || – lu puntu: allacciar il punto (An. Cat.). || – un abitu, diminuire l’ampiezza del vestito: strettire un vestito. || – lu cori, metter in angustie: strignere il cuore. || rifl. a. Ristrignersi: strignersi. || Usar parcità: strignersi. Serrarsi più stretto il cinto: stringersi. || Detto dei liquidi, quando per la svaporazione si fanno di minor mele, e più densi: strignersi. || – li cianchi, fig., mangiar poco per risparmio: stremarsi il vitto. || Ovvero trovarsi in una opprimente calca: esser pigiato. || a strinciri, modo avv., dicesi delle cose che vanno assottigliandosi da una parte a guisa di cono. || E fig. di ciò che si avvicina al suo scioglimento, al termine. || a lu strinciri di la chiavi, posto avv., in conclusione, in fine: alla fin fine. P. pass. strinciutu: stretto e strinto.

Strincitura. s. f. T. macell. La parte della pancia degli animali fra gli estremi delle coste. || pigghiarisi tri unzi di strincitura, modo prov., andarsene quatto quatto, dimesso.

Strincitureddu. dim. di strincituri: strettoino.

Strincituri. s. m. Strumento che stringe per forza di vite, per uso di spremere ecc.: strettojo. || Strumento in forma di tanaglia per ispremere i limoni: strizzalimoni. || Arnese semplice di corda col quale si legano e si conducono per la testa i cavalli: capestro (M. Siciliano).

Strinciuneddu. dim. di strinciuni: stretterella.

Strinciuni. s. m. Stretta forte: strettone (Guerrazzi). || Abbraccio un po’ troppo affettuoso, ovvero alquanto rustico.

Strinciuta. s. f. L’azione dello strignere: stretta, strignitura.

Strinciutedda. dim. Stretterella.

Strinciutuna. accr. Strettone.

Strincuni. V. stincuni.

Stringiri. V. strinciri.

Stripitari. V. strepitari e simili.

Strippa. V. stirpi. Onde mala strippa: mala razza.

Strippa. Dicesi delle femmine degli animali che non generano: soda. || arristari strippa, quando la vacca, la cavalla ecc., portata alla monta non resta pregna: rimaner soda. Per ischerzo si dice a donna sterile (quasi ex-stirpe, senza stirpe).

Strippami. s. f. Nome collettivo di tutte le femmine sode delle bestie.

Strippari. v. intr. Divenire sterile, detto delle femmine delle bestie: divenir sode. || Il segregar dalle altre le bestie sode (da strippa. Potrebbe anco esser corruzione dall’italiano scipare per abortire). || Prov. o strippa o fa latti, dicesi di cosa che non ammetta via di mezzo: o asso o sei.

Stripparu. s. m. ll guardiano delle vacche dette strippi.

Strippata. s. f. Quantità di bestiame, e anco di altro: branco, frotta.

Strippatura. s. f. Il partorito, il figlio delle bestie: reda.

Strippazzuneddu. dim. di strippazzuni.

Strippazzuni, Strippu, Strippuni. s. m. Sterpo grande: sterpone. || Branco, gregge. E fig. anco di persona.

Strippuniari. v. a. Tagliare al ceppo del frassino la scorza vecchia.

Striscia. s. f. Pezzo di panno o altro che sia più lungo che largo: striscia. || Riga: striscia. || L’orma che rimane in terra dallo strisciare: striscia. || Segno longitudinale di color diverso di quello del fondo: striscia. || T. tip. Quel primo foglio che si stampa per prova, e che serve al correttore e al proto per le correzioni da farsi: bozza. || T. mar. Striscia che lascia dietro di sè la nave solcando il mare: scia (Car. Voc. Met.). || causi cu la striscia: calzoni colla banda o colla striscia. Se è finta, striscia; se è soprammessa: banda.

Strisciamentu. s. m. Lo strisciare: strisciamento.

Striscianti. add. Che striscia: strisciante. || Che si striscia ad alcuno per trarne utilità e favore: striscione.

Strisciari. v. intr. Camminare stropicciando il terreno come fa la serpe: strisciare. || met. Passar rasente con impeto: strisciare. || Nel giuoco è un avvertire il compagno, facendo strisciare sul tavolo una carta. || Quel verso o fischio che fa il pincione nel cantare: spincionare. || Umiliarsi avanti ad uno, e adularlo, corteggiarlo: strisciarsi ad alcuno, strisciare ad alcuno. P. pass. strisciatu: strisciato.

Strisciata. s. f. L’azione dello strisciare: strisciata.

Strisciatedda. dim. Strisciatina.

Strisciatina. Lo stesso che strisciata.

Strisciazza. pegg. di striscia.

Striscitedda. dim. Striscetta, strisciuola, strisciolina.

Strìsciu. s. m. Lo strisciare: strìscio. || Il fischio