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Arrunchiatizzu. add. dim. Mezzo rannicchiato, raccorciato.
Arrunculiari. V. rucculiari.
Arrunfari, Arrunfulari e Arrunfuliari. V. runfuliari.
Arruniari. V. ruinari.
Arrunnari e Arrundari. v. intr. Far la ronda: rondare. || Andar attorno: girellare.
Arrunzamentu. s. m. Il rammontare. || Acciabattamento.
Arrunzari. v. a. Riunir insieme a monte cose sparse: rammontare. || Menar la vita con iscarsezza del bisognevole: campucchiare. || Far alla meglio, per come si possa: acciabattare, abborracciare. P. pass. arrunzatu: rammontato. || Acciabattato.
Arrunzata. s. f. L’azione del rammontare: rammontata. V. participiu.
Arrunzatedda. dim. Rammontatina.
Arrunzatina. V. arrunzata.
Arrunzatuni. add. accr. di arrunzata: acciabattatissimo.
Arrunzaturi –tura. verb. Chi o che abborraccia: abborraccione.
Arrusicuni. s. m. Rodimento.
Arrusicari. v. a. Smozzar co’ denti, detto di topo, tarli, ecc. rodere, e quando è più leggero: rosicare, rosicchiare. || Per mangiare: rodere. || Per sim. consumar a poco a poco, detto pure di ruggine e simili: rodere. || Mordere, dar di morso: rodere. || V. in arrisicari un prov. || arrusicarisi l’ossu: restar ad uno l’obbligo, il peso ingiustamente. || arrusicari prumuna: andar in bizza, incollerirsi; e anco: invidiare. P. pass. arrusicatu: roso, rosicato.
Arrusicata e Arrusicatina. V. arrusicamentu.
Arrusicatizzu. add. dim. Mezzo roso.
Arrusicaturi –tura. verb. Chi o che rode: roditore –trice.
Arrusicuni. s. m. Forte rodimento.
Arrussiari. v. intr. Cominciar a di divenir rosso: rosseggiare.
Arrussicamentu. s. m. Arrossimento.
Arrussicari. v. intr. Divenir rosso: arrossire, arrossare (A. V. ital. rossicare, arrossicare). || Fig. Divenir rosso in viso per modestia o per vergogna: arrossire. || megghiu ’na vota arrussicari ca centu voti aggiarnari: meglio una volta arrossire che mille impallidire, meglio essere mortificato più volte, che trovarsi per la cattiva educazione in pericolo grande. || arrussicari l’occhi: entrar in bestia, adirarsi. P. pass. arrussicatu: arrossito, arrossato.
Arrussìri. V. arrussicari nel secondo paragrafo (||).
Arrussittari. (Mal.) v. a. Colorir con rossetto.
Arrùstiri. v. a. Cuocere senza ajuto d’acqua: arrostire. || Per sim. dell’effetto del sole quando è sì cocente che riarde: arrostire. || Inaridire, seccare: arrostire. || Fig. arrùstiri ad unu: consumarlo, impoverirlo. P. pass. arrustutu: arrostito.
Arrustu. s. m. Carne arrostita: arrosto. || Prov. assai fumu e pocu arrustu: molto fumo e poco arrosto, molta apparenza e poca sostanza.
Arrustu. avv. Dicesi la cottura fatta senz’acqua: arrosto. || fari o cociri arrustu: far o cuocer arrosto.
Arrustuta. s. f. L’azione dell’arrostire: arrostita.
Arrusu. V. garrusu.
Arrutari. v. a. Far cerchio, rota: accerchiare. || Dar forma tonda: acciambellare, accerchiellare. || Adunare. || Rifl. a. Unirsi a crocchio.
Arrutatu. add. Accerchiato. || Acciambellato, accerchiellato. || Adunato. || mirrinu arrutatu; dicesi del cavallo che ha il mantello a macchie come rote: leardo, arrotato.
Arruttari. v. intr. Mandare rutti per la bocca: ruttare. P. pass. arruttatu: ruttato.
Arruttu. s. m. Vento che dallo stomaco si manda fuori per la bocca: rutto.
Arrutulari. V. arrutuliari.
Arrutuliari. v. a. Dicesi del grano, e simili, che si fanno totolare sopra il crivello: voltolare, rotolare.
Arruzzulamentu. s. m. Il ruzzolare: rotolamento.
Arruzzulari. v. a. Spinger checchessia per terra facendola voltolare: rotolare, ruzzolare, arruzzolare. || Rifl. a. Rotolarsi, ruzzolarsi. || Cascar a basso: tombolare. || arruzzulari la scala: ruzzolar la scala, cascare giù per la scala. || Saltellare vagando per gioja od ebbrezza: saltabellare. || Correr a precipizio: volare. || Fig. Parlar precipitosamente. || arruzzulari comu ’na storia d’orvu: sapere per lo senno o a mente. || nun è virticchiu c’arrozzula: non è affar che vada, non è cosa facile. P. pass. arruzzulatu: ruzzolato, rotolato.
Arruzzulaturi. verb. Chi parla precipitosamente.
Arruzzuluni. s. m. dari un’arruzzuluni: dar uno spintone, un rotolone. || fari un arruzzuluni: far un ruzzolone, cascar giù.
Arruzzuluni. avv. Ruzzolando, rotolando: ruzzoloni, rotoloni. || Con grandissima fretta: frettolosissimamente. || fari li così arruzzuluni: correr a furia (Castrogiovanni).
Arsanali e Arsenali. s. m. Ove si fabbrican e custodiscono navi: arsenale, arsanale. || Qualunque ripostiglio di cose in confuso: arsenale. (Dall’Ar. Dares-szanal: casa d’arte).
Arsènacu e Arsènicu. s. m. Veleno minerale corrosivo: arsenico.
Arsìcula. add. Detto di terra: arsiccia, arida.
Arsira. s. f. Jersera.
Arsizzu. add. Un po’ arso: arsiccio. || Che ha odore o sapore d’abbruciato: arsiccio, empireumatico.
Arsu. add. da ardiri: arso. || arsu di siti: arso di sete. || Poverissimo: arso. || fari vuci comu un arsu: gridar come un attenagliato, vociare forte. || Prov. sugnu arsu di l’acqua cauda, veni la fridda e mi scauda, o su tant’arsu di l’acqua cauda che la fridda mi spaventa: chi è scottato una volta, l’altra vi soffia su, che è scottato da qualche accidente, s’aombra ad ogni cosuccia. || fetu o sapuri d’arsu: puzzo o sapore d’arsiccio, d’attaccato; empireuma. || arsa l’arma: sia maledetto! imprecazione presso noi cristiani.
Arsumi. V. arsura.
Arsura. s. f. L’effetto dell’azione del fuoco o della stagione, nei campi ecc. arsura; quando è alla gola viene da sete insopportabile o da febbre: arsione (Tomm. D.).