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Tracinari. v. a. Ordinare, apparecchiare insidie, inganni o altro: macchinare, tramare.

Tracinedda. dim. di tracina al § 2: raganella.

Tracoddu. s. m. Il tracollare, rovina, caduta: tracollo. || a tracoddu, in malora: a tracollo.

Tracolla. s. f. Striscia per lo più di cuoio, che girando da sulla spalla sotto all’opposto braccio, serve comunemente a sostenere spada, sciabola e simile: tracolla. || Collana. || Catenina di oro o di argento da orologio, lunga, che passa da su il collo, a mo’ di collana.

Tracollu. V. tracoddu.

Tracuddamentu. (D. B.). Il tracollare: tracollamento.

Tracuddari. V. cuddari. || Il mancar l’equilibrio delle bilance: tracollare. || Cadere: tracollare. || met. L’allontanarsi di una persona o cosa tanto da non potersi più scoprire. P. pass. tracuddatu: tracollato.

Tradàntula. V. tarantula.

Tradenta. s. f. Bastone lungo che finisce con tre punte o rebbi; si adopera per rammassar paglia, o altri usi simili: forca (da tridente).

Tradi-amanti. s. m. e f. Traditore –trice dell’amante (S. Salomone Marino).

Tradimentu. s. m. Il tradire: tradimento. || a tradimentu, posto avv., contro ragione, con tradimento: a tradimento. || E vale anche, all’improvviso: a tradimento. || manciari lu pani a tradimentu, V. in pani.

Tradimintusu. V. tradituri.

Tradiri. v. a. Usar frode contro colui che si fida: tradire. P. pass. traditu o tradutu: tradito.

Tradituri. v. a. Voce del foro antico, per notificari, o cunsignari V.

Traditurazzu pegg. di tradituri: traditoraccio.

Traditureddu. dim. Traditorello.

Tradituri –tura. verb. Chi o che tradisce: traditore –trice –tora. || Tristo, malvagio: traditore. || a la traditura, V. in tradituriscu. || Prov. lu tradituri è tinutu liali quannu sapi ben parrari, è chiaro. || s’ama lu tradimentu ma no lu tradituri: tradimento piace assai, traditor non piace mai.

Tradituriscamenti. avv. In modo traditoresco: traditorescamente.

Tradituriscu. add. Da traditore: traditoresco. || a la traditurisca, posto avv., traditorescamente: alla traditora.

Tradizzionali. add. Relativo a tradizione.

Tradizzioni. s. f. Memoria tramandata da generazioni, non cavata da scrittura: tradizione. || tradizioni divini, apostolichi ecc., i dommi non iscritti, conservati dai padri della Chiesa, registrati per regola della fede e dei costumi: tradizioni divine, apostoliche ecc.

Tradùciri. v. a. Traslatare le scritture, le parole da una lingua ad un’altra: tradurre (A. V. ital. traducere). P. pass. traduttu: tradotto.

Tradutturi. verb. m. Colui che traduce: traduttore –trice.

Traduzzioni. s. f. Il tradurre: traduzione.

Traduzziunedda. dim. Traduzioncella.

Traffinera. s. f. Strumento da pigliar delfini: delfiniera (An. Cat.).

Traficanti. add. Che traffica: trafficante.

Traficari. v. a. Esercitar la mercatura e il traffico: trafficare. || Maneggiare, aver cura: trafficare. || Per lavorare P. || Andar operando qualcosa e movendosi a tal fine, e movendo le cose che ci stanno dintorno, p. e. la donna vigilante, trova sempre da trafficare per casa (Tomm. D.).

Traficata. s. f. traficu. || V. anco tracchiggiu.

Traficaturi –tura. verb. Chi traffica: trafficatore –trice.

Trafichïari. v. intr. Lavoracchiare, perder il tempo in fare checchessia: briccicare. || V. tracchiggiari. || V. traficari al § 4.

Trafichinu. s. m. Chi si affaccenda o si dà molto da fare, mettendo il naso per tutto: ciaccino. || Vale anche abile, esperto: destro.

Tràficu. s. m. Il trafficare, mercatura: tràffico. || Carico o impresa intrigante e nojosa: bega. || Fatica. || Per tracchiggiu V. || avia lu traficu di la za santa quannu havi a lu baruni ’nta lu lettu, esser confuso, non saper dove prima metter mano.

Traficuni. accr. di traficu.

Traficusamenti. avv. Con molta fatica: faticosamente.

Trafìcuseddu. add. dim. Alquanto faticoso.

Traficusu. add. Difficile, di molta fatica: faticoso. Sup. traficusissimu: faticosissimo.

Traficusuni. accr. di traficusu.

Trafìggiri. v. a. Trapassare ferendo da banda a banda: trafìggere || Affliggere con modi spiacevoli, detti mordaci, o simile: trafiggere. P. pass. trafìttu: trafitto.

Trafila. s. f. Pala di ferro bucherata, onde si fanno passare i metalli, per ridurli in filo, ed a sottigliezza: trafila. || fig. passari pri la trafila, far il tal tirocinio: passare per la trafila, p. e., per arrivare ad essere presidente bisogna passare per questa trafila.

Trafilari. v. a. Passar i metalli per la trafila: trafilare. || v. intr. Languire, venir meno per soverchio caldo, per soverchia fatica ecc.: trafelare. P. pass. trafilatu: trafilato. || Trafelato.

Trafitta. s. f. Spezie di chiodo che serve per ritegno: ritenitoio. || Quel ferro che s’infila al due capi della sala de’ legni a ruote, perchè queste non iscappino: acciarìno.

Trafittari. V. trafiggiri.

Trafittedda. dim. di trafitta.

Trafittivu. add. Che trafigge: trafittivo.

Trafittu. add. Da trafiggere: trafitto.

Trafittura. s. f. Puntura, trafiggitura: trafittura.

Trafugamentu. s. m. Il trafugare: trafugamento.

Trafugari. v. a. Trasportare nascostamente: trafugare. || rifl. a. Fuggire, nascostamente: trafugarsi. P. pass. trafugatu: trafugato.

Trafurari. v. a. Forar da una banda all’altra: traforare. P. pass. trafuratu: traforato.

Tragacanti. s. f. T. bot. Sorta di radice che nasce sulla superficie della terra: tragacanta. || Pianta che stilla una gomma detta dragante: tragacanta (Mort.).

Traganti. add. Sciocco, soro: baggèo. || V. traanti.

Traggèdia. s. f. Poema, composizione rappresentativa, che è imitazione di azione grande, con esito infelice, in istile nobile: tragèdia. || fig. Accidente violento e deplorevole: tragèdia.

Traggera. V. traggedia. || Anco per straggi V.