Pagina:Antonino Traina - Nuovo vocabolario siciliano-italiano.pdf/338

Da Wikisource.
DIS — 320 — DIS

legiare, francare. || Sciogliere da un’osservanza: dispensare. || Abilitar chicchessia liberandolo da impedimento di legge ecc.: dispensare. || Concedere, render accessibile: dispensare. || rifl. Esimersi dal fare: dispensarsi. || Liberarsi dall’obbligo: dispensarsi. P. pass. dispensatu o dispinsatu: dispensato.

Dispensatamenti. avv. Per dispensa, per grazia: dispensatamente.

Dlspensativa. s. f. Facoltà di dispensare: dispensativa.

Dispensativamenti. avv. Dispensatamente: dispensativamente.

Dispensativu. add. Che dispensa: dispensativo. || È anche la cosa da dispensare, usato anco sost.

Dispensatòriu. add. Di o da dispensatore: dispensatorio. || sost. Luogo ove dispensasi.

Dispensaturi –trici e Dispinsaturi –trici. verb. Chi o che dispensa: dispensatore –trice.

Dispensazioni e Dispinsazioni. s. f. Il dispensare: dispensazione, dispensagione. || Provvidenza; grazia, privilegio: dispensazione. || Concessione derogante la legge: dispensazione.

Dispensivamenti. V. dispensatamenti.

Dispenza e derivati. V. dispensa.

Disperdimentu. s. m. Il disperdere: disperdimento.

Dispèrdiri. v. a. Mandar in perdizione: disperdere. || rifl. Andar in perdizione: disperdersi. || Perder le tracce della via: smarrirsi, sperdersi. P. pass. dispersu: disperso.

Disperdituri –trici. verb. Chi o che disperde: disperditore –trice.

Dispersioni. s. f. Il dispergere: dispersione. || Distruzione: dispersione.

Dispettu. s. m. Risentimento sdegnoso, stizza, superbia, disdegno insolente: dispetto. || Per disprezzo: dispetto. || a dispettu, posto avv. per onta: a dispetto.

Dispiacenti. add. Che dispiace: dispiacente. Sup. dispiacintissimu: dispiacentissimo.

Dispiacenza. s. f. Il dispiacere: dispiacenza.

Dispiacèvuli. add. Che reca dispiacere: dispiacevole. || Detto di persona stucchevole, increscevole: dispiacevole. Sup. dispiacevulissimu: dispiacevolissimo.

Dispiacevulizza. s. f. Astratto di dispiacevole: dispiacevolezza.

Dispiacevulmenti. avv. In modo dispiacevole: dispiacevolmente.

Dispiacimentu. s. m. Il dispiacere: dispiacimento.

Dispiaciri. s. m. Contrario di piacere: dispiacere (A. V. ital. dispiacire. Bacciarone). || Ingiuria, onta: dispiacere.

Dispiàciri e Dispiaciri. v. intr. Contrario di piacere: dispiacere. || intr. pass. Dispiacersi. || Condolersi dalle altrui sventure: dispiacersi. || chiddu chi pò dispiaciri nun fari e nun diri, proverbio chiaro: dire che non dispiaccia, fare che non dolga. P. pass. dispiaciutu: dispiaciuto. || Malcontento.

Dispiegari. v. a. Distendere, spiegare: dispiegare.

Dispietatamenti. avv. In modo spietato: dispietatamente.

Dispietatu. add. Senza pietà: dispietato.

Dispinsari. V. dispensari e tutti i derivati.

Dispinsedda. s. f. dim. di dispensa: dispensina.

Dispinseri. s. m. Chi ha facoltà di dispensare: dispensiere. || add. Atto o abito del dispensare: dispensiero –ra. || Sulle navi è colui che ha l’incombenza della dispensa del biscotto ecc.: dispensiere, paglioliero. || E per cantineri V.

Dispinsotta. s. f. Mediocre dispensa, sì di capacita, che di ricchezza.

Dispinsuna. s. f. accr. di dispensa, grande e ricca dispensa.

Dispiramentu e Disperamentu. s. m. Disperazione: disperamento. || Ammattimento.

Dispiranzatu. V. spiranzatu.

Dispirari. v. intr. Perder la speranza: disperare. || fari dispirari, cagionar disperazione: far disperare. || intr. pass. Perder la pazienza: disperarsi. P. pres. dispiranti: disperante.

Dispiratamenti. avv. Con disperazione: disperatamente. || Strabocchevolmente: disperatamente. || Precipitosamente, alla cieca: disperatamente. || Senza speranza: disperatamente.

Dispiratazzu. add. pegg. Stizzito al massimo grado. || Senza un soldo in tasca: che fistia, fistione.

Dispirateddu. dim. di dispiratu.

Dispiratizzu. add.freq. di dispiratu, ovvero alquanto adirato: adiraticcio. || Senza danari: fistione.

Dispiratu. add. Fuor di speranza: disperato. || D’uomo che ha perduto tutto o che è ridotto a disperar di sè: disperato. || Ridotto in miseria: spiantato. || Di cosa che non dà speranza o per cui altri si dia alla disperazione: disperato. || Abbandonato da’ medici: disperato. || malatia, cura dispirata, che non dà speranza. Onde, lassari un malatu pri dispiratu, abbandonar l’infermo come insanabile. || fig. Uomo incorreggibile: disperato. || Furibondo, crudele: disperato. || Chi è imprudentemente incalzato a far o allestir alcuna bisogna: pressato, stretto. || dari ’na cosa pri dispirata, portar opinione che una cosa non possa riuscire: dar checchessia per disperato. || jiri comu un dispiratu, correre velocemente con o senza disegno: andar intorno precipitosamente. E in generale comu un dispiratu vuol dire da disperato. || a la dispirata, disperatamente: alla disperata. || fari ’na cosa pri dispiratu, farlo per non veder mezzo di far altrimenti: fare checchessia per disperato. || dispiratu comu lapa ntra lu ’nvernu, digiuno, povero, come l’ape nell’inverno in cui mancan i fiori. Sup. dispiratissimu: disperatissimo.

Dispiratunazzu. accr. e pegg. di disperato.

Dispiratuni. accr. di dispiratu; e nel senso di sommamente bisognoso: affamato, malparato.

Dispirazioni. s. f. Il disperarsi: disperazione, disperagione. || darisi a la dispirazioni, disperarsi: darsi alla disperazione, gittarsi disperato. || Somma miseria: disperazione. || santa dispirazioni, modo di darsi pace nelle molestie. || tu voi essiri la mè dispirazioni, lo dicon le mamme a’ figli che danno cagione di molestie e dolori: tu vuoi essere la mia disperazione. || la dispirazioni di lu diavulu, dicesi di un sant’uomo che per la sua buona vita fa la disperazione del diavolo.

Dispiraziunazza. s. f. pegg. di dispirazioni.

Dispiraziunedda. dim. di dispirazioni, noia, molestia. || Ammattimento.

Dispiraziununa. accr. Grande disperazione.