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Interrugaturi –trici. verb. Chi interroga: interrogatore –trice.
Interrugazioni. s. f. Lo interrogare: interrogazione.
Interrugaziunedda. dim. Interrogazioncella.
Interrumpimentu. s. m. L’atto d’interrompere: interrompimento.
Interrùmpiri. v. a. Rompere a mezzo, impedire la continuazione: interrompere. || rifl. a. Patire interruzioni: interrompersi. P. pres. interrumpenti (Mort.): interrompente. P. pass. interruttu o interrumputu: interrotto.
Interrumpituri –tura. verb. Chi o che interrompe: interrompitore –trice, interruttore –trice.
Interruttamenti. avv. Con interrompimento: interrottamente.
Interruttu. P. pass. d’interrumpiri V. (A. V. ital. interrutto).
Interruzioni. s. f. L’interrompere: interruzione.
Interruziunedda. dim. Interruzioncella.
Intersecamentu. s. m. L’atto dell’intersecare: intersecamento.
Intersecari. v. a. Incrociare, tagliare scambievolmente: intersecare. P. pass. intersecatu: intersecato.
Intersecazioni. s. f. L’intersecare; e il punto ove due linee s’intersecano: intersecazione.
Intersiari. V. intarsiari.
Interu. V. intieru.
Intervallu. s. m. Spazio tra due termini di tempo o di luogo: intervallo. || lucidu intervallu, quel tempo in cui il pazzo ha l’uso della ragione; lucido intervallo. || T. stamp. Genericamente ogni pezzo metallico necessario alla formazione della pagina, ma non destinato a lasciare impronta, altrimenti detto spaziettu: intervallo.
Intervenimentu. s. m. L’intervenire: intervenimento.
Intervèniri. v. intr. Trovarsi presente, o aver parte in checchessia: intervenìre. || Avvenire: intervenire. P. pass. intervinutu: intervenuto.
Interventu. s. m. L’intervenire: intervento.
Intervenzioni. s. f. Intervento: intervenzione.
Intervinìri. V. intervèniri.
Intèssiri. v. a. Intrecciar insieme: intèssere. P. pass. intissutu: intessuto.
Intestatura. V. intistatura.
Intianari e Intiganari. v. a. Metiere nel tegame: integamare. P. pass. intianatu: integamato.
Intieramenti. V. interamenti.
Intieru. s. m. La cosa tutta quanta essa è: intero, intiero.
Intieru. add. Che non gli manca nulla: intero, intiero. || Tutto di un pezzo: intiero. || Compiuto, senza difetti: intiero. || Non castrato: intiero.
Intignari. V. ’ntignari.
Intilarari. V. ’ntilarari.
Intelliggibbili. V. intelliggibbili.
Intillittuzzu. dim. d’intellettu.
Intima. V. intimazioni.
Intimamenti. avv. Intrinsecamente, cordialmente: intimamente.
Intimari. v. a. Far sapere, dichiarare per provocarne risposta: intimare. P. pass. intimatu: intimato.
Intimazioni. s. f. L’intimare: intimazione.
Intimidiri. v. a. Dar timore: intimorire. || intr. e intr. pass. Divenir timido: intimidire. P. pass. intimiditu: intimorito, intimidito.
Intimirata. V. intemerata.
Intimpagnari. V. timpagnari.
Intimpèrii e Intimpèrii. s. f. Cattiva disposizione naturale, stato nocivo della stagione: intemperie.
Intimpiranteddu. dim. di intemperante.
Intimpiranti. add. Che ha il vizio della intemperanza: intemperante.
Intimpirantimenti. avv. Senza temperanza: intemperantemente.
Intimpirantuni. accr. d’intimpiranti.
Intimpiranza. s. f. Contrario di temperanza, sregolatezza: intemperanza.
Intimpistivamenti. avv. In modo intempestivo: intempestivamente.
Intimpistivu. add. Che è fuor di tempo: intempestivo.
Ìntimu. s. m. L’interno dell’animo o di checchessia: intimo. || Amico: ìntimo.
Ìntimu. add. Interno: ìntimo. || Familiare, intrinseco: intimo.
Intimugnari. V. attimugnari.
Intimurata. s. f. Forte riprensione, minaccia: bravata, sbarbazzata, rabbuffo.
Intimuratu. add. V. intimurutu.
Intimuriri. v. a. Recar paura: intimorire. || rifl. Aver timore: intimorirsi.
Intimurutu. P. pass. di intimuriri: intimorito.
Intinagghiari. V. attinagghiari.
Intingulettu e Intingulicchiu. dim. d’intingulu: intingoletto.
Intinguliari. V. ’ntinguliari.
Intìngulu. s. m. Manicaretto con salsa in cui si può intingere pane: intìngolo.
Intiniarisi. V. camulirisi (Pasq. dal Lat. tinea: tignola).
Intinirari o Intinnirari. v. a. Ridurre tenero: intenerare. || Per germogliare, onde il Prov. jinnaru incera e frivaru intenira, in gennaio si semina, in febbraio comincia a spuntar l’erba tenera: gennaio genera, febbraio intenera.
Intinna. V. antinna.
Intinnenti. s. m. Titolo di impiegato superiore nelle provincie, sotto il cacciato governo Borbonico, che valeva quanto il Prefetto oggi: intendente.
Intinnenti. add. Che intende, che sa: intendente. || Avvisato, accorto: intendente. Sup. intennentissimu: intendentissimo.
Intinnenza. s. f. L’ufficio dell’intendente e il luogo di sua residenza: intendenza.
Intinniari. V. ’ntinniari.
Intinnirimentu. s. m. Lo intenerire: intenerimento.
Intinniriri. v. a. Far divenir tenero: intenerire. || intr. pass. Divenir tenero: intenerire. || met. indurre o provar compassione, lasciar la durezza: intenerire, intenerirsi. P. pass. intinnirutu: intenerito.
Intinnirumarisi. v. intr. pass. Produrre, mettere nuovi germogli: germogliare. P. pass. intinnirumatu: germogliato.
Intinnirutu. add. V. in intinniriri. || Si dice anco della carne resa tenera: frolla.
Intinnituri. verb. m. Chi intende: intenditore. ||