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MMR — 603 — MOD


’Mmrignari. v.a. Far checchessia alla grossa e senza diligenza: acciarpare, acciabattare. || Far una ricucitura mal fatta o che guasti: raffrignare, impottinicciare. || Metter insieme alla peggio: raffrucchiare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). || Far intrugli: intrugliare.

’Mmrignatu. add. V. ’ncunnatu. || Fatto alla peggio: acciarpato. || Raffrignato. || Intrugliato.

’Mmrigni. s. pl. Cose mal fatte o di vil conto: ciarpume. || Strana mescolanza di cose diverse: intruglio. || Ricucitura malfatta, che guasta: raffrigno, pottiniccio.

’Mmròcculi. V. mmizzigghi.

’Mmrogghia. V. imbrogghia.

’Mmrucciari. V. imbruccari. (Villani usò: fece muovere sue bandiere e brocciò a fedire; però è francesismo. Fr. brocher; e Sp. abrochar).

’Mmrucculamentu. V. mmizzigghi.

’Mmrucculari, ’Mmrucculiari. V. mmizzigghiari.

’Mmrugghiari. V. imbrugghiari.

’Mmruniri. V. imbruniri.

’Mmu. V. ammù. E V. anco mu.

’Mmucca. s. f. T. art. Luogo dove si commette un mezzo nell’altro: incastro, abboccatura. || V. vucca. E vale anco in bocca.

’Mmuccaminnuna. s. m. Sciocco, soro: chiappamerli, baccellone.

’Mmuccari. V. ammuccari.

’Mmuccata. V. ammuccata.

’Mmuccatura. V. imbuccatura.

’Mmucchetta. s. f. Piastra di metallo traforata secondo la figura della chiave, che si mette nell’imposta per ornamento del foro: bocchetta, borchietta.

’Mmucchi. V. imbucchi.

’Mmucciareddi. V. ammucciareddi.

’Mmucciari. V. ammucciari.

’Mmuccunata. V. ammuccunata.

’Mmudurriri. (Scob.). V. allucchiri. || V. ammuddiri.

’Mmuffulari. V. ammanittari.

’Mmurdiri. V. ’mbùrdiri.

’Mmurduliari. v. a. Cucire, attaccar alla peggio: impottinicciare, raffrignare.

Mmurgiu. s. m. Massa che si fa de’ covoni del grano: bica. E quella della paglia: pagliajo.

Mmurmari. V. ’mmarazzari.

Mmurmatizzu. add. Alquanto imbarazzato.

Mmurmu. V. ’mmarazzu. || Volume.

Mmurmurari. V. murmuriari. || Si dice di quella voce che fanno i cani quando son irritati e minacciano: ringhiare.

Mmùrmuru. V. mùrmuru e derivati.

Mmurmusu. add. Di grosso volume: voluminoso.

’Mmurniri. V. imbruniri.

’Mmurnutu. Si dice p. e. mattu e mmurnutu, per dire sagace: bagnato e cimato.

’Mmurracciari. V. ’mburracciari e ammurracciari.

’Mmurrari. V. ammurrari.

’Mmurru ’mmurru. posto avv. Fatto alla peggio: acciarpatamente.

’Mmurrunari. V. ’mburbunari.

Mmùrsia. s. f. Nome collettivo de’ vasi da cucina: stovigli (m. pl.), stoviglie (f. pl.).

’Mmurzari. V. imburzari.

’Mmusari. v. intr. Accumulare tesori: raccogliere, tesaurizzare. (Dice Pasq. che viene da borza, quasi imborzare).

’Mmusciddari. v. intr. T. pesc. Alzar le porte delle camere delle tonnaje.

’Mmussulari. V. imbussulari.

’Mmustari. v. a. Dicesi dello appiccicare che fan le cose untuose e attaccaticce: appiastricciare, appiastriccicare, impacciucare. P. pass. ’mmustatu: appiastricciato.

’Mmustatizzu. add. Mezzo appiastrato: appiccicaticcio.

Mmustra. s. f. Esempio o saggio di checchessia: mostra. || Rivolta che suol farsi a molte vesti di color differente, in ispecie alle militari: mostra. || Apparenza, dimostrazione: mostra. || I generi di mercanzia che si tengono esposti per allettar i compratori: mostra. || Quella parte dell’oriuolo, dove son segnate le ore: mostra. || Tantino di vino, olio, ecc. in piccolo fiaschetto per saggio: saggiuolo, saggio. || Prov. nun si pò lamintari d’ingannu cui pri mustra compra lu pannu, ma la mostra spesso inganna.

Mmustricedda. dim. di mmustra: mostretta, mostricina.

’Mmustulirisi. V. ’mmustari.

’Mmusturari. V. misturari.

’Mmuttari. V. imbuttari. || vinu a pista e ’mmutta: vino vergine; pigia e imbotta.

’Mmuttiri. V. imbuttiri. || V. imbuttunari.

’Mmuttita. s. f. Coperta da letto impuntita e ripiena di bambagia: coltrone. || Più pezzi di tela cuciti l’uno sull’altro, che si mettono sotto i bambini o gli ammalati, acciocchè non isporchino le materasse: toppone.

’Mmuttitu. s. m. Roba trapuntata, imbottita: imbottito.

’Mmuttitura. V. ovatta, e ’mmuttita.

Mo’. Per modu: mo’ p. e. a mo’ di diri: a mo’ di dire.

Mobbigliari. v. a. Fornire checchessia di mobili: mobiliare. P. pass. mobbigliatu: mobiliato.

Mòbbili. add. Che si può muovere: mòbile. || sost. Le masserizie che adornano le stanze: mobile. Sup. dell’add. mobbilissimu: mobilissimo.

Mobbìlia. s. f. I mobili: mobìlia.

Mobbiliari. V. mobbigliari.

Mobbilità. s. f. Attitudine, facoltà ad esser mosso: mobilità, mobilitade, mobilitate.

Mòbbuli. V. mobbili (A. V. ital. mobole).

Mòccaru, Moccu. s. m. Escremento che esce dal naso: moccio. || Qualunque sostanza glutinosa. (Sp. mocarro).

Mòcculu. V. miccaloru.

Moda. s. f. Usanza che corre: moda. || a la moda, posto avv. secondo l’usanza che corre: alla moda.

Mòdaru. s. m. Modello con cui si regolano gli artefici nel far il lavoro: mòdano. || Pezzo di assicella a modo di squadra, in cui, invece di un angolo retto, è intagliato quell’angolo da darsi al taglio delle doghe: modano. (Perez).

Modda. s. f. Lamina d’acciajo facile a cedere e a ritornar al suo posto, che serve per far muovere: molla. || fig. Qualunque cosa buona a far muovere l’animo: movente, molla. || – di lu cubbuluni, ferro a squadra su cui si ripiega il mantice: compassi del mantice. || – reali, più lamine d’acciajo unite e ripiegate, a cui è rac->