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PUM — 777 — PUN


pompa: pomposo. || avv. Pomposamente. Sup. pumpusissimu: pomposissimo.

Pumu. s. m. Albero noto che fa le mele: melo, pomo. Pyrus malus L. || Il frutto: mela, pomo. || Per sim. ogni cosa rotonda a quel modo: pomo. || – di mascidda, la parte prominente delle guance sotto l’angolo esterno degli occhi: pomo delle gote, mele, meluzze. || – d’adamu, quella protuberanza che abbiamo esternamente nel davanti della gola: pomo d’adamo, nottolino. Ed è anco pianta. Solanum sodomeum L. || – di lu vastuni, la estremità superiore adorna da una capocchia o altro simile: pomo. E quegli ornamenti che si metton alle estremità de’ bastoni da tende e simili: finali (Fanf. Casa Fior.). || – di la spata: pomo della spada. || – di la spadda: òmero. || – milàppiu, alapu, o appiu: mela appiola. Pyrus mela apiola L. è una spezie delle più buone. || – majulinu: mela di maggio. || – cola, altra spezie che ne vengono da Napoli, detti anco lumincelli, Altre specie sono i così detti puma miladeci, cannameli, gelatu, di s. Giuvanni, a brachi di tidiscu ecc. || T. mar. pumu è quella palla di legno che si mette in cima alle antenne, banderuole ecc.: girotta (Zan. Voc. Met.). || Prov. un pumu fradiciu nni guasta ’na cartedda, e fig. un uomo cattivo ne fa cento; una pera fracida, ne guasta un monte, o una pecora infetta ne infetta una saetta. || pumu d’amuri, frutto noto, rosso, di una pianta dello stesso nome, il quale serve per condimento, e si secca anco per trarne un estratto che serve pure per condimento: pomidoro, pomodoro. Solanum licopersicum L. || – di terra, radice tubercolosa di una pianta dello stesso nome: pomo di terra (pl. puma: pomi e anco poma, mele).

Puncenti. add. Che punge: pungente, pugnente. || Frizzante: pungente. Sup. puncintissimu: pungentissimo.

Puncigghiata. s. f. Puntura, pungimento: punzecchiata, stimolo.

Puncigghiu. V. puncigghiuni.

Puncigghiunata. V. puncigghiata.

Puncigghiuneddu. dim. di puncigghiuni.

Puncigghiuni. s. m. Ogni arnese acuto atto a pugnere: pungiglio, pungiglione. || L’ago delle pecchie, vespe, scorpioni e simili: pungiglione. || met. Ciò che stimola a qualche cosa: pungiglione. || mettiri puncigghiuna, imposturare, calunniare (pl. puncigghiuna).

Puncimentu. s. m. Il pugnere: pugnimento, pungimento.

Pùnciri. v. a. Leggermente forare con cosa appuntata: pùgnere, pùngere. || met. Affliggere, commuovere, travagliare: pugnere, pungere. || Offendere altrui mordendo con detti: pungere. || puncirisi un jiritu ecc., con ispillo o ago o simile: bucarsi. || Dicesi anco delle cose il sapore di cui frizzi in modo che pare punga: pugnere, pungere. || Bucare o tagliare un enfiato par farne uscire la materia: pannare. || Incitare: stimolare, sollecitare. || punciri ad unu ’nta l’acchianata, tormentare, importunare, tribolare più che mai. || Stimolar le bestie col pungolo: pungolare. || intr. Il cominciare a bollire, e dicesi pure dei liquori nella fermentazione: grillettare, alzare, staccarsi il bollore. || Prov. cu’ punciri si senti nesci fora, dicesi a chi si dispiace o non voglia confarsi col gusto da altro: chi si sente scottare, tiri a sè i piedi, o chi non ci può stare se ne vada. P. pass. punciutu: punto.

Puncitivu. V. puncenti.

Puncitura. s. f. Puntura: pungitura.

Punciuni. s. m. Chi stimola: stimolatore. || Pugnimento, puntura, punzione.

Punciuta. s. f. Il pungere: puntura, punta. || met. Travaglio, afflizione: puntura. || Il sollecitare: sollecitaziane, stimolo.

Punciutedda. dim. di punciuta: punturetta.

Punciuteddu. dim. del part. punciutu.

Punciutina. V. puncimentu.

Punenti. s. m. La parte dove il sole tramonta: ponente. || Vento che soffia da quivi: ponente. || Tutto il paese che rimane verso ponente: ponente. || cammara di punenti, dicesi nelle tonnare, la rete che precede la così detta porta chiara: camera di ponente. || Prov. punenti nun è nenti ma si s’incagna tutti nni vagna, finchè non dura il ponente non porta acqua.

Pùnfiti. Voce onomatopeica esprimente il rumore d’un corpo che casca, che sbatacchia: pànfete, pònfete.

Pùngiri. V. pùnciri.

Punibbili. add. Degno di punizione: punibile.

Punintata. s. f. Il gagliardo soffiare del ponente.

Puninteddu. dim. Leggier vento ponentino: ponentello.

Punintinu, add. Di ponente: ponentino.

’Punioni. Aferesi di opinioni V.

Pùniri. v. a. Dar pena: punire. || Per mettere: porre, ponere (Pasq.). P. pass. punitu: punito punutu o postu: posto.

Punitivu. add. Che punisce: punitivo.

Punituri –trici. verb. Chi o che punisce: punitore –trice.

Punizzioni. s. f. Pena inflitta dopo un fallo: punizione.

Punseddu. V. punzeddu e simili.

Punsò. V. punzò.

Punta. s. f. L’estremità acuta di checchessia: punta. || Sorta di malattia consistente nella infiammazione della pleura: punta. || Cantonate ed angoli de’ panni, la estremità della giubba, di un fazzoletto e simili: cocca. || – di la vesti: lembo della veste. || – d’arcu, T. mus., esecuzione difficile dell’arco battuto sulla corda dello strumento, producendo così un leggiero staccato: punta d’arco. || – di terra, parte di terra che si avanza nel mare: punta di terra. || – di pettu, dicon i macellai, la parte che è sotto il collo, innanzi al petto: forcella. || – di puliri, ferro tagliente, con cui i legnajuoli liscian il legno lasciato scabroso dalla scuffina: rasiera. || – di li jidita: punte delle dita. || a punta di domanti, che è di figura aguzza, a guisa di piramide quadrangolare: a punta di diamante. || pigghiarisi di punta, dicesi del vino quando comincia a inacetire: pigliar la punta. || ’m punta di pedi, senza posar la pianta tutta del piede: in sulla punta de’ piedi. || di punta, parlando di armi, dalla parte aguzza: di punta. || a punta di jornu, in sul far del dì: a brùzzolo (Nerucci), a brùzzico. || tavula di punta V. in tavula.