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ROL — 838 — ROT


zari: orologio a peso. ||– a ’mpullini: orologio a polvere. || – a pennula: orologio a dòndolo. || – di sacchetta: orologio da tasca.

Rollò. s. m. Acconciatura di crine che si mette sotto i capelli per rigonfiarli, secondo le mode: ròcchio (Fr. rouleau: cilindro).

Rollu. s. m. Catalogo di nomi, indice, lista: ruolo. || Presso i notai, si chiama così ogni pagina scritta (Fr. rôle: rotolo, ruotolo).

Rologgiu. V. roggiu.

Rolu. V. rollu.

Romanesca. Aggiunto di parola alquanto disonesta.

Romaniri. V. rimaniri.

Romaniscata. s. f. Pastocchia, bubbola.

Romaniscu. add. Epiteto applicato a chi tratta fintamente, e in apparenza si mostra disposto a favorire e proteggere, e col fatto poi prova il contrario.

Romanticìsimu. s. m. Dottrina di coloro che nelle arti e lettere vorrebbero che si imitasse la natura qual’è, e si abbandonassero le regole degli antichi: romanticismo.

Romanticu. s. m. e add. Chi seguita, o che è fatto secondo la dottrina del romanticismo: romantico. || E si usa per dire poetico, fantastico.

Romanu. V. rumanu.

Romanziscu. add. Di romanzo: romanzesco.

Romanzu, s. m. Storia favolosa: romanzo.

Romàticu. V. reumaticu. || V. reuma.

Romantìsimu. V. reumatisimu.

Rommu. s. m. T. zool. Pesce che ha la testa piccola e larga, l’apertura della bocca in forma d’arco, la mascella inferiore che sopravanza d’alquanto la superiore, amendue armate di parecchie file di piccoli denti, tra i quali gli anteriori sono i più grandi: rombo. Reuronectes rhombus L.

Rondò. s. m. T. mus. Nome dato dall’uso ad una specie di sonata o cantata, che consiste in un dato sentimento che si ripete: rondò.

Ronna. V. donna.

Ròrmiri. V. dormiri.

Rosa. s. f. Pianta nota che produce la rosa; rosa, rosajo. Rosa centifolia L. || Esso fiore: rosa. || – bianca o lisciandrina: rosa bianca. Rosa alba L. || – di tuttu l’annu o di bengala: rosa d’ogni mese. Rosa indica semper florens L. || – russa a centu pampini o pantofala: rosa doppia milesia. || – sarvaggia: rosa salvatica. Rosa canina L. || – indiana: rosa della china. Hibiscus mutabilis L. || – domaschina: rosa dommaschina. Rosa damascena L. || – giarna china: rosa gialla. Rosa sulphurea L. || – d’olanna, altra specie. || – russa scritta, rossa sbrizzolata di nero. Rosa gallica. || Quell’apertura o finestrella con vari rabeschi negli strumenti di corda, acciocchè il suono meglio spicchi e rimbombi: rosa. || – di li venti, cartoncino circolare che si adatta e si ferma sopra l’ago della bussola, nel quale sono segnate alla circonferenza i nomi dei venti: rosa de’ venti. || rosi e ciuri, si dice per esprimere cosa gentile, o buona. || fari la rosa, dicesi lo sparpagliarsi la munizione del fucile, quando si spara; far la rosa. || si è rosa prestu spampina, modo prov. per dire se una cosa è tale si vedrà l’effetto: se è rosa fiorirà. || Prov. nun cc’è rosa senza spina, non vi son piaceri senza dolori: non c’è rosa senza spina. || di ’na spina ’nni nasci ’na rosa, e di ’na rosa nni nasci ’na spina, da una cosa cattiva alle volte ne nasce una cosa buona e viceversa: alle volte, dei cattivi nocchi si fanno di buone schegge. || cogghi la rosa e lassa la spina, prendi il buono e lascia il cattivo.

Rosamarina. s. f. T. bot. Frutice di frondi perpetue, molto odoroso, e serve per usi di cucina: ramerino, rosmarino.

Rosasi. V. rusasi.

Rosbiffi. s. m. Vivanda di carne stufata, è voce inglese (roastbeef) d’uso anco in Toscana: rosbiffe.

Ròsciula. V. rosula.

Rosella. V. rusetta.

Ròsiu. add. Di color di rosa: ròseo.

Rosolì. V. rosoliu.

Rosòliu. s. m. Liquore dolce e spiritoso di vari sapori: rosolio.

Rospu. V. buffa.

’Rossu. V. grossu.

Rostratu. add. Che ha rostro: rostrato (Mort.).

Rostru, s. m. Becco degli uccelli, o altra cosa di forma simile a rostro: rostro.

Ròsula. s. f. Infiammazione che per cagione del freddo in tempo d’inverno si genera nei calcagni, e nelle dita delle mani e de’ piedi: gelone, pedignone (quest’ultimo naturalmente più pe’ piedi). || Nome di un ferro da tagliar le unghia ai cavalli: rosetta. || T. macel. Una parte della carne di majale, senza cute.

Rossu. V. grossu.

Rota. s. f. Strumento rotondo, che gira, per vari usi: ruota, rota. || Giro, circonferenza, volta: ruota. || Arnese simile ad una cassetta ritonda e che girando su di un perno, dentro un’apertura nel muro, serve a passare roba a persone chiuse: ruota. || Si dice pure di certe capriole, una dietro l’altra, che fanno i monelli. || Un’adunanza di dottori legali, che giudichino le cause con ordine vicendevole: ruota. || T. mar. Certi pezzi che formano parte del castello sia di poppa che di prua: ruota. || Per crocchiu V. || met. Quella che si attribuisce alla fortuna: ruota. || T. mar. Girella verticale per volger il timone: ruota del timone. || Grande girella solcata nella sua periferia, per farvi scorrere la corda che gira la pietra dell’arrotino: frullone. || – di mulinu: le macini. E per ischerzo si dice a gran chiaccherone: battolone. || – prima o di la piramidi, disco dentato infisso nell’asse della piramide dell’orologio: ruota prima o della piramide. || – secunna, quella posta nel centro della cartella superiore: ruota seconda o di centro. || – terza, fra il centro e la periferìa della cartella: ruota terza. || – quarta o curuna: ruota quarta o rota corona. || – urtima V. sirpintina. || – d’ammulari, pietra su cui si arrotano i ferri: ruota. || – cannuna o di li uri, la ruota d’orologio che porta la lancetta: ruota cannona o delle ore. || – di cammiu, quella nelle cui ale imbocca la ruota cannona; ruota di scambio. || – di jocu di focu: