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Sfumiriari. v.intr. Andar del corpo in quantità e a un tratto, dicesi del cavalli: squaccherare, stabbiare.
Sfùncitu. V. sfìncidu.
Sfundurari. V. sfunnurari.
Sfungidizza. V. sfincidizza e simili.
Sfunnacata. s. f. Moltitudine, gran quantità: sfucinata.
Sfunnamentu. s. m. Lo sfondare: sfondamento.
Sfunnari. v. a. Romper il fondo: sfondare. || Romper checchessia passandolo da una parte all’altra, penetrar con violenza: sfondare. || Affondare: sfondare. || Far più profondo. || intr. Cader nel profondo: sprofondare, sfondolare. || T. pitt. Apparire in lontananza secondo la prospettiva: sprofondare. || Essere soprammisura: soprabbondare, riboccare. E i Toscani lo dicon in senso vicino, per aver molta intelligenza in sapere checchessia, usandolo negativamente, p. e. ha tanta presunzione, ma a me mi pare che non sfondi gran cosa. || att. Detto degli abiti, rompere, fendere, spaccare: sdrucire. || Per sverginare. || sfunnari e fari cudduredda, esser a ribocco, oltre misura.
Sfunnata. V. sfunnamentu. || Sverginamento. || Sdrucimento.
Sfunnatedda. dim. di sfunnata.
Sfunnateddu. dim. di sfunnatu.
Sfunnatina. V. sfunnata.
Sfunnatu. add. Da sfondare: sfondato. || Sverginato, ma si dice di donna. || Sdrucito. || Insaziabile: sfondato. || Smisurato p. e. ricco sfondato, sfondolato. || puzzu sfunnatu. V. sfunneriu.
Sfunnatu. s. m. T. pitt. Veduta di prospettiva che dimostri gran lontananza: sfondato. || Avventura strana inaspettata; e nel pl. racchiude l’idea di una serie di avvenimenti. || Rottura, luogo sdrucito: sdrùcio.
Sfunnèriu. add. Smisurato, smodato. || Insaziabile, che non si empie mai di cibo: sventrone, bucone (in Firenze).
Sfùnniri. V. sfuttiri.
Sfunnu. s. m. Spazio, vano, lasciato nelle volte o in checchessia per dipignersi, e la pittura ivi fatta: sfondo. || V. sfunnatu.
Sfunnurari. v. a. Passar da parte a parte: sfondolare. || Cader in fondo, precipitare: sfondolare.
Sfunnurata. V. bagascia.
Sfunnuratu. add. Da sfondolare: sfondolato. || Ed è aggiunto avvilitivo e dispregiativo delle volte.
Sfurarari. V. sfoderari,
Sfurcatu. add. Avanzo di forca, si dice per vilipendio: scampaforca, scapestrato.
Sfurchiuniari. v. a. Cavar da una buca, o semplicemente cavar fuori: sbucare. || V. sfurcuniari.
Sfurcuniari. v. a. Ficcare e rificcare per il buco di qualche cavità un palo o bastone, per aprirsi la via nell’interno se è oppilata, o per cacciar animali che vi siano, o per altro: sfruconare. || fig. Cercare: frugare. || Malmenare, maltrattare, sconciare. || sfurcuniarisi lu nasu, il mettere le dita entro il naso per pulirlo, ciò che è indecenza: frugarsi colle dita nelle nari.
Sfurcuniatu. add. Sfruconato. || Frugato. || Mal concio, maltrattato.
Sfurgiari. V. sfuggiari.
Sfuriateddu. dim. di sfuriatu.
Sfuriatu. V. furiusu. || Vispo.
Sfurmari. v. a. Cavar di forma: sformare.
Sfurmatanenti. avv. Fuor di forma, smisuratamente: sformatamente.
Sfurmatu. add. Da sformare: sformato. || Deforme: sformato.
Sfurnacari. v. a. Votare la fornace del carbone: sfornaciare.
Sfurnari. v. a. Cavar dal forno: sfornare. P. pass. sfurnatu: sfornato.
Sfurnata. s. f. L’azione dello sfornare. || Gran numero di persone e anco di cose: sfuriata, sfucinata.
Sfurniari. V. sfiliniari e seg.
Sfurniaturi. s. m. Colui che spazza i camini: spazzacamino.
Sfurnicïarisi. V. sfirnicïarisi.
Sfurniri. v. a. Tor via i fornimenti: sfornire. P. pass. sfurnitu o sfurnutu: sfornito.
Sfurnitissimu. add. sup. di sfornito: sfornitissimo.
Sfurrari. v. a. Levar la fodera: sfoderare. || Cavar la borra: sborrare. P. pass. sfurratu: sfoderato, sborrato.
Sfurriari. V. sfirriari.
Sfurtuna. s. f. Mala fortuna: sfortuna.
Sfurtunateddu. dim. di sfurtunatu.
Sfurtunatu. add. Contrario di fortunato: sfortunato. || Prov. cu’ sfurtunatu nasci accussì mori, è chiaro. || ... cu’ nasci sfurtunatu cca è ’mpisu e dda è marturiatu: a chi è disgraziato, gli tempesta sul forno. Sup. sfurtunatissimu: sfortunatissimo.
Sfurtunatuni. accr. di sfurtunatu.
Sfurzamentu. s. m. Sforzo, lo sforzare: sforzamento.
Sfurzari. v. a. Forzare, costrignere: sforzare. || Occupare con la forza: sforzare || Violare, usar forza, violenza, per isverginare una fanciulla: sforzare, forzare. || Aprire con forza e violenza una porta: sforzare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.), forzare. || Per sfruttari V. || – la marcia, accelerar la marcia. || – la vuci, eccedere la estensione della voce a forza di fiato: sforzare la voce. || rifl. a. Ingegnarsi, affaticarsi, far diligenza: sforzarsi. || Far troppa forza con pericolo di una crepatura ernia.
Sfurzata. s. f. Lo sforzare o sforzarsi: sforzamento. || V. furzata.
Sfurzatamenti. avv. Con isforzo: sforzatamente. || Contro voglia: sforzatamente.
Sfurzatedda. dim. di sfurzata.
Sfurzateddu. dim. di sfurzatu.
Sfurzatina. V. sfurzata.
Sfurzatizzu. add. Alquanto sforzato: sforzaticcio.
Sfurzatu. add. Da sforzare: sforzato. || Fatto contro voglia, per forza: sforzato. || avv. V. sfurzatamenti.
Sfurzatuni. accr. di sfurzatu.
Sfurzatura. s. f. Lo stato di cosa sforzata: sforzatura. || Slogamento, dicesi delle ossa. || Apparenza di crepatura.
Sfurzaturedda. dim. di sfurzatura.
Sfusari. v. a. Far sottile, a forma di fuso: assottigliare, affusolare, affusellare.