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28 L. Caetani

luglio 1638, senza che nessun altro avvenimento venisse a turbare il monotono corso della sua esistenza; ma giunto oramai all’età di ottantacinque anni, dopo ben cinquantasei di servizio, non potendo più per la sua vecchiaia disimpegnare le varie faccende del suo ufficio, si ritirò da questo, desideroso di godere in pace gli ultimi anni della sua vita. L’ultima notizia che abbiamo sul conto suo è in uno degli Avvisi dei primi di gennaio 16431, che ricordava come in quei giorni era passato a miglior vita Paolo Alaleone de Branca, maestro delle cerimonie pontificie, nell’età di novantadue anni.


VII.


Percorrendo il lungo diario dell’Alaleone e vedendosi passare innanzi così gran numero di fatti e di persone, sorge spontaneo il desiderio di conoscere più addentro l’animo di questo umile personaggio, presente a tante cerimonie e che conobbe tanti papi, sovrani e duchi e principi e cardinali del tempo suo; vorremmo insomma conoscerne il carattere e l’ingegno, i pregi ed i difetti.

Nel breve cenno che abbiamo fatto della vita del nostro diarista, il lettore avrà già intravedute le linee generali che distinguono la sua figura; cerchiamo ora con altri fatti di metterlo maggiormente in evidenza. Purtroppo unica nostra fonte per studiar l’uomo è il Diarium, dico purtroppo, perchè dovendo questo contenere i soli fatti, che riguardavano le cerimonie, era difficile che in esso avesse campo a mettere in evidenza il proprio carattere ed i propri sentimenti. Questa difficoltà è aumentata dal suo fisso proposito di tacere qualsiasi fatto che non fosse compreso

  1. Bibliot. Vaticana, cod. Ottobon. 3345, e. 12 sgg.