Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 12 (1870).djvu/466

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172 rassegna bibliografica

per la morte del papa1, e perchè il cardinal Bentivoglio poco dipoi si aveva a dipartire di Parigi, Ora, dopo averlo seguitato per il laberinto, in cui s’è venuto ravvolgendo durante i quattro anni della sua Nunziatura a Parigi; al momento di lasciarlo, non è cosa naturale che ci venga fatto di dimandarci: E quale è stata l’opera sua? Nella quale dimanda implicandosi pure l’altra; E quale era la politica di Roma? se ne potrebbe con facilità venire a ricercare, se sia stato maggiore l’influsso dal Nunzio esercitato sul segretario di Stato, quello invece esercitato dal segretario di stato sul Nunzio. Senza volerci addentrare nella risoluzione di tali quesiti, difficili, complessi, che tengono della fisiologia sociale, della tradizione politica degli Stati, e persino qualche cosa ancora della psicologia filosofica, a noi pare che il Nunzio qualche volta si risenta della caldezza e dell’impeto da lui notato nei Francesi2; come pure delle loro facili mutazioni3; mentre invece il segretario di Stato mostrasi sicuro, misurato, padrone sempre di esprimere quanto e come vuole il proprio pensiero: nel contegno dei quali due uomini, c’è appunto la differenza che corre tra Parigi e Roma; e vi si troverebbe la conferma della teorica di Montesquieu, sull’influenza dei climi. - Qual’era dunque la politica di Roma in questi primi anni del secolo XVII? Roma, colla protesta in Germania, lo scisma in Inghilterra, gli Ugonotti in Francia, poteva poco cimentarsi a nulla intraprendere. Essa aveva a tenersi in uno stato di aspettazione; aveva a invigilare ogni modo e ogni occasione per potersi rifare di quello che gli era sfuggito, o adoperarsi almeno che non gliene sfuggisse ognora di più. La sua politica era quindi doppia, sospettosa, d’astensione, e negativa d’ogni idea e di ogni proposito forte e operoso. E così a citarne qualche esempio nella lettera del cardinal Borghese del 30 dicembre 1617 che si riferiva alla gita del cardinal Maurizio di Savoia a Parigi, si legge: «Converrà che V. S. usi la solita prudenza e circospezione col cardinal di Savoia, del quale

  1. Papa Paolo V moriva il 28 gennaio 1628; e succedeva nel suo luogo papa Gregorio XV.
  2. Lett. 707, dell’8 novembre 1687.
  3. Lett. 1084, del 20 aprile 1618.