Pagina:Archivio storico italiano, serie 3, volume 13 (1871).djvu/80

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76 delle antiche relazioni

portati a queste dai lavori fatti dai Padovani sul Brenta. Il lido dell’Adriatico avanzatosi senza posa, aveva lasciate entro terra Aquileja, Cittanova ed Altino; Adria che avea dato il suo nome al mare era circondati da paludi e da terraferma; l’antichissima città di Spina stava quasi sepolta ne’ bassi stagni salmastri ne’ quali il Po avea cangiati con le sue alluvioni gli estuarii di Comacchio; Ravenna perduto il suo famoso porto di Classe, rimaneva più miglia discosta dal lido.

« Ma i Veneziani non cominciarono ad accorgersi che le loro lagune andar doveano soggette alla legge generale del protendersi delle spiagge per opera dello alluvioni dei fiumi, se non sei secoli dopo che Ravenna avea cessato di esser sede dell’Esarcato e che avea veduto perdersi intieramente il suo porto, cioè verso la metà del secolo XII. Ed intorno alla stessa epoca incominciarono le lotte coi Padovani; perciocchè mentre i Veneziani ergevano presso il lembo della terra arginature intese ad impedire che le acque disalveate del Brenta, venissero a scaricarsi in quella parte delle lamine che più da vicino fronteggiava e circondava la città, e che per ciò appunto chiamasi propriamente laguna di Venezia, i Padovani che da codesto impedimento vedevano danneggiati i loro territori, tagliavano e distruggevano le arginature stesse. Questa lotta durò fino a che i Veneziani, esteso alquanto il loro dominio in terraferma, poterono governare a lor talento con maggior sicurezza gli ultimi tronchi dei fiumi che sboccavano rimpetto a Venezia»1.

Rilevasi inoltre da un passo di Dante come

.......i Padovan lungo la Brenta
Per difender lor ville e lor Castelli2


  1. Paleocapa. Esposizione dello stato antico delle vicende e della condizione attuale degli Estuarii Veneti. Venezia, 1867.
  2. Inf. Canto XV, 3. Era Dante in Padova nell'anno 1306, trovandosi un atto privato di Donna Amata Papafava fatto d 27 agosto, nel quale ser-