Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/296

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che, poiché me perdona la vita, me voglia ancora senza altra violenza la mia donna concedere. — Il signore, posto che per l’audite parole divenisse benigno e pietoso, pur, parendoli aver troppo perdonato, dixe: — Gentile, senza dire altro, se caro hai la tua vita, domatina da me ti presenta. — Gentile, inteso del signore il duro comandamento, tutto mesto e doloroso se pariitte de la camera e quella chiuse; e tutta quella nocte, incusando la sua misera sorte, amaramente pianse el piacere del suo signore cum la moglie. E il signore, coricatose cum la giovine a lecto, credo piú presto per amonirla come ella ne la grazia del marito conservare se dovesse che per altro, li stette, cum grande suo piacere e de la giovene, fine al giorno chiaro. El quale venuto, volendo mandare per Gentile, epso, che, nanti che fosse el giorno, corno rabioso era venuto li, giun.se in camera, salutando il signore. Il quale, umanamente accogliendolo, dixe: — Gentile, essendo pagato parte de l’onta da te recevuta, ecco ch’io te restituisco la tua moglie bella e senza male alcuno, come da lei potrai sapere, se a me noi credi. Porsi dubitavi trovarla morta. Io te la recomando. A la quale dono per dota trecento ducati d’oro veneziani, quali sono quisti. Prendali adunque e attendi a triunfare cum lei, de la quale so n’averai bon godimento. — E Gentile, cum licenzia del signore, postose la dota in borsa, ne menò la sposa a casa, e insieme cum lei quietamente visse, senza avere mai stimolo del signore. 11 quale in questo accidente presso li suoi egregi effecti fu piacevolmente commendato, ché, cum pietosa castigazione del suo indiscreto servo, temperò el recevuto sdegno. La brigata, circunspecto principe, audendo el narrato caso, non fu senza gelosia ch’el signore ne la vita di Terentina e di Gentile incrudelire non avesse, e specialmente le pietose donne. Ma, intendendo il piacevole fine di quella, divenendo lieta, concluse alfine lui essere stato signor gentile, umano e liberale e degno del suo cognome, e che, se pur in questa cosa se era cum qualche sensualitá portato, che molto maggiormente era stato el fallo de Gentile, il quale infiniti benefici avea da lui