Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/95

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le lepae, al quale dicendo lui: — Giovene, il frate me voleva ben confessare, ma non dare li denari de le legne, perché dice non ve ha a dare cosa de questo mondo, né ancora cognoscervc; — Cadetto, intendendo questo, come cattivo, ancora che fosse tinto e assalito da qualche poco de vergogna, immaginando incontinente novo remedio al suo male, dixe: — Oh frate maledecto ! non ha elio conscienzia? Come può mai negare non essermi debitore, ch’el non sono ancora dieci giorni ch’io detti in credenza al monastero suo certa sarza bianca, e lui, come factore de quello, me promise de pagarla? E mò lo nega? Ben vedo che fede non se può piú avere in frati né in preti; e piú me meraviglio dica che non me conosca, e che li ho decto, in cambio de quello te ho a dare, te confessi. E forsi ancora potrebbe essere perché, essendo lui áncora molto occupato, quando li dixi te pagasse, circa le cose de la confessione, e avendo io mutato mantello verde in negro, che lui intendesse che te volevi confessare e che non me recognoscesse; e i^er questa casone in loco de pagamento te volesse confessare, e per mutamento del mantello dicesse non me cognosceva. Ma, sia come se vòle grossolano e sordo frate! per la fede de Dio, l’impagarò, e in modo che sempre di me se recorderá, lo non voglio tornare da lui, ché me rendo certo che oggi qualche male farei ; ma trovar© altro modo al tuo bisogno. Vientene meco, ché quivi al Salaro andaremo da uno mio amico, persona da bene, che me debbe dare circa lire tre, e farotte dare gli tuoi soldi vinti. — 11 buono uomo, credendo che Carletto dicesse il vero, andò seco da maestro Antonio de Simo, de flebotomia optimo maestro, al quale, sotto specie de essere figlio de un’altra madre, dixe da parte, che persona non audisse: — Maestro, mia madre, donna che fu de Marescotto di Calvi, vostra comadre, me manda a vui, pregandovi caramente che a questo buon uomo, nostro lavoratore, vogliati trare sangue de la vena del capo infina cinque onde, e quel piú o meno che parerá a voi. Il povero omo ha spesso doglia de capo, in modo tale eh’è quasi impacito e dice le piú trabuchevole parole, a le volte, del mondo, e specialmente entra in una frenesia de dimandare denari de legpie. Li medici dicono che la superfluitá de sangue