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84 iv - capitoli

X

Colpito dal male durante un viaggio, non può né accompagnare il suo signore né trovarsi vicino alla sua donna, che ha lasciata con vivo rammarico.

     Del bel numero vostro avrete un manco,
signor, ché qui rest’io dove Apenino
d’alta percossa aperto mostra il fianco,
     che per agevolar l’aspro camino
5Flavio gli diede in ripa l’onda ch’ebbe
mal fortunata un capitan Barchino.
     Restomi qui, né quel ch’Amor vorrebbe,
posso a Madonna sodisfar, né a voi
l’obligo sciòr che la mia fé vi debbe.
     10Tiemmi la febre, e piú ch’ella m’annoi,
m’arde e strugge il pensar che l’importuna,
quel che devea far prima, ha fatto poi.
     Ché, s’ero per restar privo de l’una
mia luce, almen non devea l’altra tormi
15la sempre aversa a’ miei desir fortuna.
     Deh! perché quando onestamente sciòrmi
dal debito potea, che qui mi trasse,
non venne piú per tempo in letto a pormi?
     Non fu mai sanitá che si giovasse
20a peregrino infermo, che tra via
da la patria lontan compagno lasse,
     come giovato a me il contrario avria,
un languir dolce, che con scusa degna
m’avesse avuto di tener balia.
     25Io so ben quanto mal mi si convegna
dir, signor mio, che fra sí lieta schiera
io mal contento sol drieto vi vegna.
     Ma mi fido ch’a voi, che de la fiera
punta d’amor chiara noticia avete,
30debbia la colpa mia parer ligiera.