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130 canto


72
     Suggiunse a lei Guidon: — Tu m’avrai pronto
a seguitarti et a morirti a canto,
ma vivi rimaner non faccián conto;
bastar ne può di vendicarci alquanto:
che spesso diecimila in piazza conto
del popul feminile, et altretanto
resta a guardare e porto e ròcca e mura,
né alcuna via d’uscir trovo sicura. —

73
     Disse Marfisa: — E molto piú sieno elle
degli uomini che Serse ebbe giá intorno,
e sieno piú de l’anime ribelle
ch’uscîr del ciel con lor perpetuo scorno;
se tu sei meco, o almen non sie con quelle,
tutte le voglio uccidere in un giorno. —
Guidon suggiunse: — Io non ci so via alcuna
ch’a valer n’abbia, se non val quest’una.

74
     Ne può sola salvar, se ne succede,
quest’una ch’io dirò, ch’or mi soviene.
Fuor ch’alle donne, uscir non si concede,
né metter piede in su le salse arene:
e per questo commettermi alla fede
d’una de le mie donne mi conviene,
del cui perfetto amor fatta ho sovente
piú pruova ancor, ch’io non farò al presente.

75
     Non men di me tormi costei disia
di servitú, pur che ne venga meco;
che cosí spera, senza compagnia
de le rivali sue, ch’io viva seco.
Ella nel porto o fuste o saettia
fará ordinar, mentre è ancor l’aer cieco,
che i marinari vostri troveranno
acconcia a navigar, come vi vanno.