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32 la cassaria.

ATTO QUARTO.




SCENA I.

VOLPINO servo, solo.


Tante avversità, tante sciagure t’assagliono, misero Volpino, da tutti i canti, che se te ne sai difendere, ti puoi dar vanto del migliore schermidore che oggi sia al mondo. O ria fortuna, come stai per opporti alli disegni nostri apparecchiata sempre! Chi avería possuto immaginarsi che, tolta che fussi di casa del ruffiano Eulalia, si avessi sì subito e sì scioccamente a perdere? la qual cosa se non1 agli amori di Erofilo è contraria, come pericula che mai più non si possa avere la cassa! Io mi credevo che, tosto che fusse in poter nostro Eulalia, devesse Erofilo aquerelarsi al Bassam della terra, e seguir tutto che oggi ordinammo; e son rimaso del mio credere ingannato: perciò che lui, solo intento a spiare della femmina tolta, va di là di qua tutta la città scorrendo; nè le mie suasioni o preghi, nè il proprio periculo di perdere la cassa, che val tanto, lo ponno indurre a quel che non facendo, oltra la disfazione e ruina di suo padre e sua, si suscita una continua guerra in casa, e a me tormenti e perpetua carcere apparecchia,2 e forse morte ancora. Da questo infortunio, benchè sia gravissimo, mi sapre’ forse difendere, s’io avessi tanto spazio che vi pensasse un poco; n’avessi tanto ch’io potessi respirare almeno! Ma sì da un canto mi occupa il dubbio che con la cassa il ruffiano non si fugga questa notte, dall’altro uno impreviso timore che ’l vecchio patrone non ci sopraggionga, e mi cogli e mi opprima in guisa che io non abbia tempo da comprarmi uno capresto con che mi impicchi per la gola, ch’io non so dove mi corra a rompere questo infortunato capo. Un servo da Calibassa or ora m’ha trovato, e


  1. Interpretiamo così le stampe antiche, che pongono sino; e intendiamo: se agli amori di Erofilo non è contraria, oh come pericola ec. Il Barotti, che altri anche seguono, faceva imprimere: «sì agli amori di Erofilo non è contraria, come ec.» Lezione, se confermata da manoscritti, da preferirsi ad ogni altra.
  2. Ant. stamp.: apparecchiata.